«Né mai più toccherò le sacre sponde/ove il mio corpo fanciulletto giacque» scrive Ugo Foscolo nei primi due versi del sonetto A Zacinto (composto tra l’agosto del 1802 e l’aprile del 1803). Le...
«E vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri e trascurano se stessi» scrive Francesco...
Chi conduce una vita frenetica sa che è facile affogare nelle proprie incombenze e dimenticare che al di fuori del solito tran tran c’è un mondo pieno di vite e luoghi diversi, alternativi. Vediamo...
I dolori del giovane Werther — celeberrimo romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe pubblicato nell’autunno del 1774 — è un piccolo volume che ha come tema centrale l’esplosione del...
Cosa si direbbero il cadavere di un nobile superbo e quello di un poeta plebeo se per uno strano caso del destino si ritrovassero a condividere la stessa tomba? Ce lo rivela Giuseppe Parini nel suo...
«Senza di lui, non solo non vedremmo tante cose a cui non badiamo per il solito, ma non potremmo nemmeno pensarle e ridirle, perché egli è l’Adamo che mette il nome a tutto ciò che vede e sente»...
«Tutti saran serrati/ quando di Iosafat qui torneranno/coi corpi che là su hanno lasciati./Suo cimitero da questa parte hanno/con Epicuro tutti i suoi seguaci,/che l’anima col corpo morta fanno./Però...