La grossa, grassa bugia di Bojo

Volete consigli su come dimagrire? Da anni cercate di perdere peso ma non riuscite a rinunciare al cibo? Ho l’uomo per voi. Si tratta di uno che da sempre combatte con i chili di troppo e non solo: ultimamente si è trovato ad affrontare problemi ben più pesanti del suo imponente peso ma, uomo dalle mille risorse, non si è lasciato sconfiggere, almeno non più di quanto possa essere considerata una sconfitta passare dall’essere primo ministro a cronista di costume. 

Signore e signori, obesi di tutto il mondo, quando ormai eravate lì lì per disperare ecco che in vostro soccorso arriva, dalle pagine del Daily Mail, Boris Johnson in persona!

Il “trasferimento” di Bojo dalla guida del Regno Unito alle pagine di un giornale è stato lungo e sofferto, sopratutto per i britannici che oggi si ritrovano brexati e pieni di problemi. Ma non è Brexit la causa dei guai di Bojo: probabilmente la Storia gliene chiederà conto ma è ancora presto per un bilancio definitivo. No, il biondo ex primo ministro si è macchiato di una colpa ben più grave agli occhi dei britannici: ha mentito. 

Embè? penseremmo noi italiani, vorremo mica sanzionare un politico per aver detto una bugia, no? Adesso uno che fa politica non è più libero nemmeno di dire una fregnaccia senza paura di doverne pagare le conseguenze? E ‘sti poracci come potrebbero fare campagna elettorale se li privassimo del diritto di raccontarci balle? Noi mica votiamo quelli che dicono la verità, a noi piace essere presi in giro, lo adoriamo così tanto che votiamo chi dice la minchiata più grande. Lo so,  è tutto vero ma purtroppo per Bojo in UK dire bugie è considerato inaccettabile.

Per ripercorrerne brevemente le gesta degli ultimi mesi, a luglio dello scorso anno Bojo era stato costretto a dimettersi dalla carica di primo ministro: la goccia che aveva fatto traboccare il vaso già pieno delle sue riprovevoli condotte era stata uno scandalo sessuale (pare che un suo protetto, collega di partito, abbia palpeggiato un paio di uomini affatto consenzienti). Così Mr Johnson era tornato ad essere un semplice parlamentare. 

Pochi giorni fa, però, l’ex premier ha dovuto lasciare anche la carica di deputato perché è emerso con palmare (aggettivo caro agli avvocati) evidenza che nel dicembre 2020, mentre erano in vigore le severe prescrizioni anti-Covid che vietavano incontri ed assembramenti, ha partecipato a diversi party natalizi a Downing Street. E se già questo, di per sé, sarebbe stato considerato gravissimo, l’aver ripetutamente mentito, negando di aver violato il lockdown da lui stesso imposto, lo ha condannato all’ostracismo parlamentare. 

Pochi giorni dopo le dimissioni, si è saputo che era già pronta la sanzione più grave che possa essere comminata ad un deputato: la sospensione dall’incarico per 90 giorni. Pena che, ovviamente, non potrà essere inflitta ma l’onta resta.

Così, rinnegato dai suoi colleghi di partito e cacciato dai banchi della House of Commons, Bojo ha dovuto trovare una nuova fonte di reddito ed è tornato a fare il giornalista: il Daily Mail ospita una sua rubrica che, sembra, sarà dedicata al costume. Vedi cosa vuol dire mentire in UK? Per colpa di una bugia, nel giro di un anno Bojo è passato da primo ministro a Valentina Clavenzani perché, in pratica, adesso fa quello che faccio io, con la sola differenza dello stipendio: non si sa a quanto ammonti ma è noto che nel 2019 il Telegraph pagava a Bojo 275 mila sterline l’anno. E questo mi fa pensare che dovrei parlare con il mio Editore.

Comunque un po’ dispiace: sia per me, ché un contratto a cinque zeri non lo avrò mai, sia per Boris, che in fondo è un tipo simpatico e sa mentire con grande determinazione e sfrontatezza. Purtroppo per lui, però, è nato britannico e adesso gli tocca raccontare della sua lotta contro il peso e di iniezioni e pillole che riducono il senso di fame.

E pensare che, se solo fosse nato in Italia, Bojo avrebbe potuto avere una carriera politica lunga e sfavillante e, chissà, magari finiva pure che gli intitolavano un aeroporto; in UK, invece, ha le stesse probabilità che questo accada di quante ne ho io di ottenere un contratto editoriale come il suo. Stai a vedere che entrambi siamo nati nei paesi sbagliati?

Foto di Bruno da Pixabay

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