Il Ministro delle Infrastrutture Lupi presenta il “suo” piano casa

mauriziolupi_DWNIl Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi ha esposto i punti del “suo ” piano casa , presentato per varare il provvedimento d’urgenza.

Secondo il suo progetto, la Cassa Depostiti e Prestiti dovrà mettere a disposizione delle banche 2 miliardi di euro da destinare alle famiglie italiane per l’acquisto o la ristrutturazione delle case.

In aggiunta, il Fondo di solidarietà dovrà permettere alle famiglie in difficoltà di sospendere tempestivamente le rate del mutuo in caso di necessità.

A conti fatti, l’azione prevedrebbe un flusso di 4,4 miliardi di euro. Di essi, 4 miliardi a carico della Cassa Depositi e Prestiti, (la società pubblica che gestisce i risparmi postali degli italiani ) la restante parte sarà distribuita in “interventi sociali”, con, tra le altre misure, un fondo specifico a favore dell’acquisto della prima casa per giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni.

Ecco come potrebbero essere distribuiti i fondi: una sarà destinata al rifinanziamento di fondi già esistenti e la creazione di uno ex novo, per il ministero delle Infrastrutture; 200 milioni serviranno a sostenere il peso dei canoni di locazione suddivisi come segue: 40 milioni vanno al Fondo per la sospensione per 18 mesi delle rate di mutuo; 60 milioni al Fondo di garanzia per i mutui a favore dei giovani (coppie, monogenitori, lavoratori atipici); 60 milioni al Fondo che eroga contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione e 40 milioni al Fondo di copertura della morosità incolpevole a favore cioè delle famiglie che non pagano l’affitto a causa di perdita del lavoro, messa in mobilità o in cig, chiusura dell’attività, malattia.

Infine il piano Lupi prevede la proroga di 3 anni per l’attuazione dei programmi di edilizia residenziale mantenendo l’imposta di registro ridotta all’1% al posto della misura ordinaria dell’8 per cento. C’è poi l’esclusione dall’obbligo di pagamento Imu dei fabbricati invenduti che vengono assimilati al trattamento Imu prima casa le case popolari e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Questo provvedimento, secondo Lupi e secondo il Consiglio dei Ministri, dovrebbe agevolare le famiglie disagiate, in risposta all’emergenza abitativa e favorire gli affitti a canone moderato.

Ecco cosa si legge in una nota “Obiettivo del governo, è favorire, attraverso la garanzia data alla banche da Cdp, la ripresa del credito per l’acquisto della prima casa”.

Precisiamo che negli ultimi cinque anni si è registrato un calo progressivo dei crediti erogati dalle banche italiane, sceso quasi del 50%.

Si legge pure che “La Cassa di Franco Bassanini può acquistare obbligazioni bancarie nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione di crediti derivanti da mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali, liberando l’attivo delle banche che possono così erogare nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni principali”.

Tradotto in termini spiccioli, le banche italiane quasi all’asciutto che devono restituire i prestiti agevolati della Bce, si potranno sbarazzare dei vecchi prestiti trasformandoli in prodotti finanziari, da vendere allo Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti.

In sintesi dunque, lo Stato italiano aiuterà le banche private, proprio come è successo negli Stati Uniti dove ad esempio la Mae e Freddie Mac, (società create negli Usa alle fine degli anni Trenta per garantire i fondi per il mercato immobiliare) sono fallite miseramente.

L’America ha salvato le agenzie erogando la bellezza di 190 miliardi di dollari che ad oggi stanno pagando i suoi cittadini.

Le due agenzie non erogavano direttamente i fondi, ma acquistavano e trasformavano i mutui in strumenti finanziari rigirati poi sotto forma di titoli, per lo più spazzatura, agli ignari investitori.

di Simona Mazza

foto: rsvn.it

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