La morte di una persona può suscitare una varietà di emozioni e riflessioni. Spesso, ciò ci spinge a considerare la brevità della vita e il valore delle relazioni umane, molto spesso trascurati.
La perdita di una persona cara può portare a una profonda consapevolezza della finitezza della vita e all’importanza di apprezzarne ogni momento.
Inoltre, riflettere sui defunti ci offre l’opportunità di onorare la loro memoria, ricordando le esperienze condivise e il contributo unico che hanno portato al mondo.
Tutti noi abbiamo un protagonista della nostra vita passata che ora, purtroppo, non c’è più. Una persona cara che accese i nostri sguardi, illuminò i nostri momenti e rese le nostre emozioni vive, intense. Una persona a cui abbiamo riservato parte della nostra vita e che ci ha onorato della sua.
La memoria dei defunti vive nei ricordi che condividiamo, diventando fili invisibili che intrecciano il passato al presente. Ogni storia raccontata è un tributo che sfida il tempo, trasformando la perdita in un legame eterno.
Ora quei ricordi ci struggono d’amore e ci lacerano il cuore. Sono emozioni forti, a volte dolorose ma che tengono sempre vivi nella nostra mente e nel nostro cuore le persone amate.
Interpreti di un tempo già finito, scandito dalla sabbia di una clessidra rotta, inesorabilmente esatta. Amici, di percorsi ritti e onesti nella vita terrena, ora entità valorose del Cielo. Dominatori di cuori nell’universo dell’amore. Guide, eteree e indefinite che vivono attraverso noi.
Con una sincera immaginazione possiamo scorgere i nostri cari in una stella, in una nuvola o nel cielo terso. In un’ombra di una splendente giornata di sole o nel più bel ritratto, ormai indelebile nella nostra testa.
Persone amate, a volte andate via senza un preavviso, travolte da un destino, forse scritto, prestabilito ma difficoltoso da capire, per noi, rimasti qua, con silenzi da riempire e tanti discorsi da finire, nella speranza di rincontrarli nell’eternità.
I defunti: protagonisti del passato, essenze di amore e concerti di emozioni. Sono loro gli Angeli nostri.
Foto di Albrecht Fietz da Pixabay
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