Elezioni USA 2016: il secondo dibattito televisivo tra Hillary Clinton e Donald Trump si è contraddistinto per le accuse reciproche, su problemi di fedeltà coniugale (Trump vs Clinton) e di sessismo (Clinton vs Trump).
I commentatori sono stati molto critici su questo tipo di discussione, che mai era stato un argomento di dibattito tra due candidati alla Casa Bianca.
Certo il video con le sue frasi sessite è stato un brutto colpo per Trump, soprattutto perchè, oltre a confermare al sua imamgine “volgare” sembra avergli fatto perdere, una parte dei suoi sostenitori repubblicani, McCain in testa, molto più interessati a vincere le elezioni al Senato nei loro Stati, che a immolarsi per sostenere Trump.
Di fronte alle accuse di sessismo, Trump ha risposto, dicendo che quelle erano semplici chiacchiere tra amici, di nessun valore, è si è presentato con le quattro donne che in passato hanno accusato Bill Clinton di molestie sessuali. Una mossa però che non ha sortito un grande effetto.
Trump, questa volta, è apparso più chiaro nello spiegare la sua visione sulla politica internazionale, sull’economia, sul lavoro e questo gli ha consentito di rimanere “in gioco” , di fronte ad una Clinton agguerrita e molto più pratica dell’uso dello strumento televisivo.
Hillary Clinton alla fine è risultata più sicura, dura nelle accuse, una su tutte quella che Trump ha l’appoggio della Russia e di Putin, anche più accattivante ed alla fine nei giudizi dei commentatori è uscita vincitrice. Al contrario Trump continua ad apparire impacciato, poco reattivo, soprattutto nella prima parte del dibattito, quello che riguardava le accuse, riprendendosi quando si è parlato di politica.
Cosa può succedere nei prossimi giorni
Insomma i commenti sono per una vittoria “ai punti” per la Clinton, mentre poteva essere l’occasione buona per mettere tra lei e Trump quel definitivo vantaggio che le avrebbe dato la certezza della vittoria finale (manca ormai meno di un mese alle elezioni), ma questo, al momento, non sembra essere avvenuto.
La differenza di 3 -4 punti nei sondaggi, preoccupa la Clinton, anche perchè il “Trumpismo” sembra sempre di più un fenomeno di massa, difficile da inquadrare, con i classici sistemi di analisi, e la possibilità che si arrivi il giorno delle elezioni, con un testa a testa tra i due candidati, è giudicato dai democratici molto pericoloso.
Nei prossimi giorni sarà possibile valutare i risultati di questo secondo dibattito. Se i sondaggi premieranno la Clinton, in modo sicuro, quindi con un ampio margine, Trump difficilmente potrà recuperare. Al contrario si aprono grandi possibilità per una Presidenza di Trump.
Gianfranco Marullo
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