Puro incanto: arte tra pittura e musica

Nel grazioso comune di Vitorchiano, un borgo medievale della Tuscia, nell’atelier dell’artista Alessandro Scannella si è svolta il 14 maggio scorso la manifestazione “Puro Incanto: arte tra pittura e musica”.

Un evento nel quale due personaggi del mondo artistico, accompagnati dal pianista Nicodemo Destito, hanno messo a fattor comune la propria arte espressiva per regalare al pubblico forti emozioni ed intense vibrazioni.

Insieme si sono esibiti l’artista multidisciplinare Alessandro Scannella, le cui opere sono state esposte in mostre internazionale, e Andrea Abbadia, laureatosi al Conservatorio di Musica di Perugia, un  saxofonista che vanta partecipazioni in importanti festival come Umbria Jazz, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, Bergamo Jazz, il Primo Maggio e che nel 2021 ha pubblicato il suo disco di esordio “Maschere”.

Un’armonia ben coordinata tra i ritmi del musicista ed i tempi del pittore, originata dal forte legame di amicizia tra gli artisti, si è respirata per tutta la sera nella galleria d’arte allestita con i quadri di Scannella,

Scannella è un artista affasciato dalle dinamiche della mente che considera il luogo oscuro dell’anima; è per questo che ha fatto dell’introspezione la fonte principale della sua arte.

Durante la manifestazione, il sassofono di Abbadia scandiva note a tempo di pennello e Scannella dipingeva a tempo di musica. Il segreto per raggiungere un perfetto coordinamento della tempistica è stato reso possibile grazie alla dinamica che nella musica viene chiamata interplay, il mettersi a disposizione l’uno dell’altro.

Una scintilla armonica scattata sin da subito tra i due artisti che hanno scelto di vivere a Vitorchiano, considerato luogo e fonte di ispirazione per realizzare e creare nuove opere artistiche sia in ambiente musicale che pittorico.

L’alchimia generatasi è riuscita a raggiungere il pubblico presente nella galleria diffondendo un’intensa emozione, un mix audiovisivo che man mano si generava magicamente.

Un esperimento molto coraggioso che ha visto la pittura e la musica insieme per trasmettere la massima espressione di un componimento armonico.

Abbadia, per scelta, non ha voluto predisporre una scaletta musicale ma ha preferito alternare brani suoi o della tradizione jazzistica scelti al momento, secondo la sensazione che scaturiva dalla performance del pittore.

A sua volta, Scannella non aveva dichiarato anticipatamente l’oggetto della sua opera ed ha iniziato cosi a creare, su una tela bianca, ciò che aveva in mente di realizzare, lasciando al pubblico libera immaginazione su quello che, a suon di musica e di pennello, sarebbe stato il risultato finale.  

La musica jazz, l’improvvisazione e la maestria di Nicodemo Destito al pianoforte hanno avuto la forza di generare emozioni sin dal momento in cui si è suonata la prima nota e contemporaneamente si è data su quella tela bianca la prima pennellata.
Tutti erano protagonisti di una creazione che man mano andava prendendo forma.

In attesa che questa esperienza venga riproposta a Vitorchiano, così come è volontà espressa dagli artisti, l’esperimento può considerarsi ben riuscito.

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