Marketing e Neuroscienze, quando il vino mediocre diventa più buono

botella-vino-corchos-bodegaA volte le Neuroscienze ci sorprendono ulteriormente perché vanno ad indagare non solamente l’aspetto neurologico della “macchina” uomo, ma anche i comportamenti e ci fanno capire quando sia complessa la nostra psicologia. In questa ricerca franco-tedesca a firma di Hilke Plassmann & Bernd Weber si è utilizzata la Risonanza Magnetica (imaging cerebrale) per studiare alcune reazioni comportamentali e pubblicata sul Journal of Marketing Research (aprile 2015).

Hilke Plassmann, è Assistant Professor of Marketing, INSEAD and Cognitive Neuroscience Laboratory, Economic Decision-Making Group, INSERM & Ecole Normale Superieure Boulevard de Constance, 77300 Fontainebleau. Mentre Bernd Weber, è Professor of Neuroscience, Department of Epileptology, University Hospital Bonn and Center for Economics and Neuroscience, University of Bonn.

Cosa hanno dimostrato i nostri ricercatori con questo studio? Che mettendo un’etichetta importante ad un vino di bassa qualità questo diventa sicuramente migliore nei giudizi che le persone danno al vino stesso. Non solo, si attiverebbero anche aree cerebrali differenti quando si “inganna” la persona dicendogli che è un prodotto migliore rispetto alle sue reali qualità.

La ricerca sul Journal of Marketing Research ha mostrato dunque che le credenze preconcette possono generare un effetto placebo così forte da modificare la chimica cerebrale.

La comprensione dei meccanismi alla base di questo effetto placebo fornisce agli studiosi   del marketing potenti strumenti per poter influenzare le persone durante l’acquisto di un qualsiasi prodotto commerciale. Le azioni di marketing possono modificare molto i processi neurobiologici di base nella decisione d’acquisto, rendendo l’effetto molto potente hanno sostenuto i nostri ricercatori.

Naturalmente si pongono, secondo noi, anche dei problemi di natura etica, nella vendita di un prodotto se da scadente viene, con escamotage, “trasformato” in un prodotto di buona qualità. Ma questo tema è sicuramente presente da quando esiste il marketing e la pubblicità che possono influenzare la vendita e l’acquisto di un oggetto. Di ricerche e libri ne sono stati pubblicati molti in questi anni, come quelli che riguardano gli studi motivazionali. Quello che viene definito “packaging” (impacchettamento) di un prodotto, la sua forma , il suo colore e dove questo viene collocato all’interno di un supermercato.

Ma questa è un’altra storia che a poco a che vedere con le Neuroscienze che cercano di studiare a fondo a che i fenomeni psichici.

Dr. Gherardo Tosi

Psicologo – Psicoterapeuta

00152 Roma

mail : tosighe@libero.it

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