Le parole della seduzione: Quello che le donne non dicono

biography_of_my_silence__v_3_by_mybittersweetnessVeniamo al capitolo conclusivo di questa breve carrellata sulle parole della seduzione al femminile (e non solo, visto che i commenti provenivano per lo più da uomini). Abbiamo parlato di preliminari, corteggiamento, gelosia… concludiamo con una considerazione tutta femminile.

“Quello che le donne non dicono”. Bellissima la canzone interpretata da Fiorella Mannoia, ma noi tratteremo l’argomento in maniera meno romantica. Vi siete mai sentite dire da un uomo “finora non si è mai lamentata nessuna”? Oppure avrete constatato che qualità e abilità diffusamente promosse non sono poi supportate dai fatti?

E voi maschietti vi siete mai chiesti perché, pur senza particolari lamentele, dopo qualche approccio le donne spariscono? O perché, pur avendo deciso di non sparire, in breve tempo si spegne completamente l’ardore?

Senza intenzione di generalizzare comportamenti che sociologicamente non possono essere globali, parlando quindi della cultura occidentale e senza aggiunte di religioso-moralistiche, possiamo dire che ci sono delle cose che le donne non dicono. Non dicono perché, su certi argomenti, nel dubbio fra parlare e tacere, alla donna viene insegnato il silenzio.

Fin da bambini i maschietti si misurano in sfide e gare in cui denigrare l’altro è considerato spirito di competizione mentre alle bimbe si tende ad insegnare la comprensione, l’accettazione e la tolleranza anche verso il non eccellente, a ricercare nell’altro le qualità nascoste.

Con il trascorrere degli anni, per il ragazzo sarà normale giudicare gli altri, anche le ragazze, con parametri comparativi e competitivi fisici (vedi l’interesse maniacale ad esempio per le misure di reggiseno delle compagne di classe); viceversa il giudizio femminile verso il mondo percorre altri sentieri, meno oggettivi ma di sicuro più elastici e tolleranti. Gli uomini sono matematici puri, le donne possibiliste.

Questo per dire che sarà molto difficile che una donna faccia commenti espliciti sulla prestazione deludente o, ancora meno, sulla qualità vanamente millantata. Ma siamo sicure che tale tolleranza sia un bene? In questo modo prima da madri, poi da amiche, compagne di classi o fidanzate, contribuiamo ad innalzare un livello di autostima inadeguato non avendone in cambio nulla.

Ecco perché, a volte, ci ritroviamo accanto ad uomini che, seppure in evidente inferiorità, gonfiano il petto come pavoni in attesa di fare la ruota e puntano il dito su quel rotolino che abbiamo sulla pancia. Ecco perché, seppure stupefatte e infuriate, di solito sappiamo resistere alla tentazione di dire quelle 2-3 paroline in grado di far crollare il castello del principe in questione.

Ma perché tacere? Perché continuare a perpetrare la cultura del senso di colpa femminile, perché pensare di mettersi a dieta per un irrilevante rotolino sulla pancia quando chi ce lo fa notare dovrebbe passare i prossimi 26 anni ad imparare l’arte del sesso tantrico o tentare la strada della protesi estensibile? Perché non ci togliamo lo sfizio di rispondere sinceramente alla classica domanda della mattina dopo?

Di sicuro sarà una liberazione dal punto di vista psicologico e chissà che la sincerità non possa contribuire alla presa di coscienza e al conseguente miglioramento.

Se crediamo che per noi non sia importante, facciamolo per le nostre figlie.

Si accettano altri punti di vista e proposte di nuove parole nei commenti o a zittizitti@inliberta.it

di Patrizia Calamia

foto: blog.leiweb.it

3 Risposte

  1. jnk

    Mi permetto di commentare il suo articolo con questa canzone magistralmente cantata da una grande artista.

    http://www.youtube.com/watch?v=fCp2usUYmHI

    Da uomo atipico (non amo ne il calcio ne la birra) credo che le donne sono grandi per questo, per la loro capacità di saper scegliere il momento giusto per rispondere o per tacere. Sono proprio i silenzi delle donne, una cosa che più mi preoccupa.

    Rispondi
  2. zittizitti

    Cari se siete preoccupati dai nostri silenzi figuratevi se parliamo! 😉
    Presto ci sarà una appendice alla rubrica con alcuni argomenti proposti dai lettori.
    Seguiteci.
    zittizitti

    Rispondi

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