La dichiarazione di indipendenza dell’Europa che Anders Behring Breivik voleva fare

Anders Behring Breivik, il folle arrestato per le stragi di Oslo e Utoya, dove 92 innocenti hanno perso la vita e 97 sono rimasti feriti, ha confessato di aver architettato da solo gli attentati. Il profilo del trentaduenne norvegese, che pian piano emerge dalle indagini, è piuttosto inquietante; in un suo memoriale di 1500 pagine diffuso in rete venerdi prima dell’attentato spiega, con fredda lucidità, ogni particolare sulla pianificazione dei tragici eventi. Per la sua mente deviata, il terrorismo è un mezzo per scuotere le masse e, per quello che ha commesso, non vuole essere considerato un criminale. In una delle pagine della sua  “Dichiarazione di indipendenza dell’Europa”, implora una rivoluzione dell’estrema destra contro la cultura marxista, l’islam e la società multiculturale. Una cosa è certa, la giustizia della democrazia più pacifica d’Europa non dovrà avere nessuna pietà nel giudicare l’uomo che ha commesso una delle peggiori stragi che il mondo ricordi.

Massimo Ticchio

Foto: christianpost.com

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