In questa epoca crepuscolare, nella quale tutto si sta corrompendo, dalla famiglia alla patria, alla nazione, alla amicizia, all’ordine, all’invasione di gente che viene da tutto il mondo senza tregua, senza alcun controllo né accoglienza, rimane, quale punto fermo di riferimento per continuare a vivere e a lottare per un mondo migliore, la rivalutazione dei valori tradizionali che gli Uomini, in genere, coltivano nel proprio cuore. Uno di questi valori , da sempre ritenuto basilare, è quello della ” Giustizia “, da rilanciare con forza, a fronte del cosiddetto “buonismo” imperante che è un sentimento di finta bontà, ammalata d’ ipocrisia. Il simbolo della Giustizia è la bilancia , arnese con due piatti altalenanti: in un piatto c’è il Rigore e nell’altro c’è la Misericordia. La Giustizia è un sentimento che ci viene da Dio, che non è né buono né cattivo ma è Giusto. Gesù, figlio di Dio, fu chiamato “il Giusto”, Maestro di giustizia : Maestro di bontà, quando guarisce l’ammalato che ha fede , ma anche Maestro di rigore, quando punisce il sacrilegio dei mercanti, cacciandoli via dal Tempio. Maestro giusto quando dice: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” . Il valore Giustizia è fondamentale non soltanto nei rapporti tra l’uomo e Dio, ma anche nei rapporti umani. Ciò perché il valore giustizia presuppone negli uomini il risveglio del senso della “responsabilità” che riporta in equilibrio pensieri e comportamenti, azioni e reazioni . Confessare le proprie azioni illecite e dannose è certamente lodevole per l’uomo che dimostra di riconoscere l’errore commesso, ma ciò non può essere risolutivo della pena corrispondente all’azione commessa e al danno procurato. L’Uomo giusto sa bene che ogni azione illecita e dannosa dovrà essere pagata da colui che la commette.
Leonardo Comple
Foto: www.cugit.it
Scrivi