Caos liste nel Pdl

imagesCaos nel Pdl in vista della scadenza della presentazione delle liste prevista per ieri sera alle 20.

In Campania sembrano infatti essere sparite le liste con gli atti di accettazione delle candidature per il Senato e per la circoscrizione Campania 2 alla Camera, si è corso quindi contro il tempo per tentare di firmare nuovamente le accettazioni di candidatura.

Come anticipato domenica non c’è Nicola Cosentino tra i candidati della Campania, ma le “carte” erano in suo possesso e secondo quanto dichiarato  dal commissario del Pdl in Campania Francesco Nitto Palma sono state riconsegnate nel pomeriggio.

Alcuni tra i candidati negano l’ipotesi che i documenti siano stati fatti sparire da Cosentino: “Ma quando mai!” commenta Amedeo Laboccetta. Di fatto tutti i candidati hanno dovuto correre all’hoel Terminus di Napoli per firmare nuovamente le accettazioni di candidatura. Alcuni citano “problemi organizzativi” mente Luigi Compagna parla di “prudenza” per scongiurare l’assenza di qualche documento.

In un comunicato del Pdl si afferma: “La notizia relativa a una presunta sparizione delle liste elettorali della Campania è destituita di fondamento. Tutta la documentazione è nelle mani del commissario regionale della Campania, senatore Francesco Nitto Palma, che sta provvedendo al deposito. Operazioni di deposito dei documenti che stanno avvenendo regolarmente in tutta Italia”.

Angelino Alfano al Tg1 commenta: “Noi abbiamo scelto di non ricandidare Nicola Cosentino e crediamo di avere fatto la scelta giusta. Una scelta fondata sulla inopportunità da noi considerata grave di una sua ricandidatura. Questo non significa che abbiamo abbandonato la nostra fede nel principio di non colpevolezza fino a giudizio definitivo o la nostra idea che lui sia innocente”.

Anche in Sardegna sembrano mancare all’appello alcuni documenti, in particolare quelli relativi alla candidatura di Piero Testoni, deputato uscente e sesto in lista.

Berlusconi si candida al Senato anche in Liguria contrariamente a quanto all’inizio dichiarato, e corre con lui l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini che commenta: “Per 30 anni ho seguito da giornalista le varie campagne elettorali e questa sarebbe stata la prima volta che non potevo dire la mia, mi sentivo come se qualcuno mi avesse messo un bavaglio” invece “ora finalmente potrò dire la mia”.

di Redazione

foto: leggo.it

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