Bijou e Gioielli… KM 0… KILOMETRO ITALY: la mostra evento di AltaRoma con tutti i preziosi protagonisti

La sezione InTown del calendario di AltaRoma, edizione dopo edizione, sfruttando la bellezza della città eterna con le sue viuzze segrete e piene di storia, come un contenitore prezioso, ogni volta racchiude e diffonde artigianato e moda, dietro una serie di eventi e attività, rivolti principalmente alla valorizzazione del made in Italy.

Lo scorso 29 giugno, inserita nel programma capitolino e nell’area, questa volta, dipinta di un caldo e avvolgente giallo senape – con il Patrocinio del Comune di Roma, Federpreziosi Roma e Confcommercio Roma – l’associazione Officine di Talenti Preziosi (OTP) di Marina Valli, figlia di Giovanni Battista Valli, visionario designer del colosso Bulgari, da Salotto 42, il bookbar sito nell’antica Piazza di Pietra, ha presentato la mostra evento Bijou & Gioielli… KM 0… KILOMETRO ITALY.

Salotto 42

Un tema che con passione e creatività, questa volta, prova a mettere le radici, mostrando dal punto di vista ispirazionale, quasi il lato più pragmatico dell’associazione no profit, e dei suoi venti artigiani coinvolti. Solo l’anno scorso infatti, con Sensi & Bijou, sempre inserito nel calendario di AltaRoma, OTP concentrava la sua attenzione su un aspetto più sensoriale, legato letteralmente alla percezione, e completava allo stesso tempo, quella magica esplorazione dei sensi, iniziata nel 2015 con Food Bijou,e proseguita nel 2016 con Bijou & Parfum.

Per il 2018 invece, vince a spada tratta il territorio. Quel territorio che attraverso storia, cultura e design, in un percorso a KM 0 viene raccontato, e valorizzato da gioielli, magistralmente creati per l’edizione estiva di AltaRoma. Tutto, in una sofisticata occasione di promozione che, considerate le splendide realtà italiane coinvolte, può di certo definirsi unica e straordinaria: Alviero Rodriguez, brand partner dell’evento e Tonatto Profumi, sono loro, le aziende che, per i preziosi di OTP, in quel giorno di festa capitolino (San Pietro e Paolo, santi patroni, si celebrano proprio il 29 giugno) hanno lavorato all’unisono, con l’obiettivo di trasmettere l’importanza, e il valore del territorio legato al gioiello, e non solo.

“Abbiamo fatto una collezione dedicata appositamente all’evento, perché anche noi siamo nati in Italia, e produciamo borse in vera pelle cucita a mano; borse che possono essere personalizzate all’istante, grazie a un software con inchiostri ecologici che presentiamo oggi.”

Ha spiegato così Fabiola Cinque – responsabile comunicazione di Alviero Rodriguez – presentando dalla profumeria Tonatto, la capsule collection, picchettata da singoli espositori in un meraviglioso percorso visivo-olfattivo. Borse a tracolla con stampe tropicali, poi frutti e agrumi, che oltre a raccontare la personalità eterea di Alviero Rodriguez, per la mosta evento Bijou & Gioielli… KM 0… KILOMETRO ITALY, si presentavano tutte abbinate, ad autentiche profumazioni miscelate direttamente nei laboratori aziendali.

Da sx, Gioia Capolei e Marina Valli

“Questa legata all’evento, è un’essenza dolce, agrumata e speziata, con la vaniglia, il pompelmo, la cannella e il patchouli.” Ha aggiunto poi Massino Barbieri – responsabile marketing di Tonatto Profumi – rimarcando sull’esigenza di risvegliare la memoria olfattiva che dall’evoluzione, abbiamo un po’ perso, e nebulizzando sui tester, il profumo associato alla borsa protagonista, che con il timbro di riconoscimento (DOC) sopra una trama reticolare verde e nera, teneva ben stretti gli elementi (preziosi, borse e profumi) in quel percorso visivo-olfattivo, accuratamente creato, e volto alla completa valorizzazione del fatto a mano.

Massimo Barbieri, Fabiola Cinque, Rossano Giuppa e Stefania Barbieri

Una sinergia foggiata con cura dunque, proprio davanti allo spettacolo delle undici colonne del Tempio di Adriano. Dove, dagli spazi intimi e raffinati di Salotto 42, al corridoio della profumeria Tonatto, passando per la 28 PIAZZA DI PIETRA fine art gallery, splendide modelle vestite di minimal e ricercatezza, con gli abiti di Alessandra Giannetti, seguendo una performance site specific, elaborata per l’occasione dall’event manager Rossano Giuppa, attraverso pose plastiche e movimenti al rallentatore, hanno dato vita agli elementi tutti, mettendo in scena le meravigliose creazioni dei venti designers di OTP.

OTP – Officine di Talenti Preziosi – durante l’evento

Ed eccoli i protagonisti della mostra evento Bijou & Gioielli… KM 0… KILOMETRO ITALY, presentati durante l’edizione di AltaRoma Luglio 2018:

Valentina Allotti racchiude in Lineamenti quattro profili di donne. Lei che, già nel lontano 2003, tra Sorano e Roma, inizia a specializzarsi sulle tecniche della cera persa, da sempre, confessa di provare una forte attrazione per le forme più arcaiche, primitive. Così, immagina l’antica Roma, ruba a essa, quelle linee morbide di volti femminili, e ne cattura l’eleganza in quattro bracciali in bronzo dorato. Creazioni sofisticate da indossare singolarmente o tutte insieme.

Laura Arnofi designer romana viene da un percorso di studi artistici, e con Origini, ha voluto raccontare non solo la sua personalità, ma anche la Roma Imperiale, e quel mestiere di suo padre, da sempre impegnato nella lavorazione dei marmi. Un controllato accostamento cromatico, e l’essenza della forma, dietro un’accurata ricerca dei materiali sono per Laura, caratteristiche imprescindibili: il bronzo dorato e il marmo di Portovenere (o Portoro) non sono per niente casuali. Gli anelli hanno forme regolari e squadrate, e sono modernamente glamour, con un equilibrio davvero pregevole.

Gioia Capolei oltre ad essere una designer di gioielli, è anche Vicepresidente di OTP. Presenta Segreta Armonia, una coppia di preziosi, collana e spilla, e celebra l’affetto smisurato per i suoi genitori. Mamma pittrice con un quadro, e papà architetto con un progetto, ispirano anche Gioia che come loro, rende omaggio a Leonardo da Vinci, e a quell’uomo dalle proporzioni ideali, chiuso in due forme geometriche: il quadrato e il cerchio, per lei, rispettivamente la terra e il cielo. L’uomo tocca le due forme, ed è esattamente la misurazione di quello che la città deve essere: Gioia vorrebbe tantissimo che il mondo moderno, magicamente si riadattasse alle proporzioni di tutta l’umanità.

Gioia Capolei | Segreta Armonica

Barbara Consoni è una designer romana, amante della storia e della cultura di Roma, attraverso la sua arte, ha sempre mostrato di essere attratta dalla dimensione più intima, introspettiva dell’umanità tutta. Oggi purtroppo, il legame dell’uomo con il suo territorio diventa sempre più flebile. Con Mimesis, una collana con ciondolo in argento rodiato rosso, dettagliata da rubini e zaffiri, crea una serie di ellissi proprio come le forme circolari del teatro. Il teatro è l’unico, per Barbara in grado di compiere quella mediazione temporale tra passato, presente e futuro, ancora di salvezza per l’uomo e la città, immersi nel fluire della vita e degli eventi.

Debora Di Berardino è una giovane designer di origini abruzzesi. Da bambina a scuola, scopre subito la sua passione per l’arte, e rapita da quell’estetica così fugace, riproduce i quadri più rappresentativi dell’Impressionismo. Una corrente artistica che segna involontariamente la sua cifra stilistica, anche in Migrazione: gli orecchini in argento brunito con catenina staccabile, dove tutte le pietre preziose, su linee semicircolari, rappresentano gli individui in cerca di un’identità propria, smarriti, sui sampietrini di Roma. Smarriti come lei che, spesso si sente lontana dalla sua terra natia, in una città che molte volte sa essere così disarticolata e superficiale.

Lina Di Matteo usa la tecnica del mosaico per raccontare la storia della sua vita. Peacock significa “pavone” ed è la forma del bijou di Lina, scelto per ricordare la bellezza di una donna, ma anche la sua capacità di trasformarsi, di evolversi: il bijou è un monorecchino che diventa una spilla. La composizione a mosaico non è casuale, e la designer vuole ricordare il suo passato, i suoi ricordi, elementi frammentati, impressi per sempre nella sua anima; tutto in argento su uno sfondo blu, che magari suggerisce anche un leggero stato di calma, trasmettendo quel sotteso senso di equilibrio.

Studio Barattolo by Giorgia Di Simone ha una laurea in Ingegneria Edile, diverse specializzazioni in tecniche e design del gioiello e tante, molte collaborazioni importanti, ma Giorgia è anche una ragazza di Teramo che purtroppo porta ancora i segni di una perdita: quella materiale e umana, a seguito del sisma del 2009 della città dell’Aquila. Così, con il suo amaro bagaglio, prende bronzo, duraliti e granati, e ribaltando il tema realizza Senti la polvere, concentrandosi su un territorio che non ha più. Un gioiello facciale con collare e anello che, è un racconto di luoghi e persone che all’improvviso hanno cessato di esserci, una celebrazione del vero senso della vita che si fa insieme, perché nessuno può restituirci niente, ma è solo insieme che si diventa il mezzo per migliorare il mondo.

Studio Barattolo by Giorgia Di Simone

Christel Deliège è una Sociologa e ricercatrice in Antropologia, ma è anche colei che ha diretto per dieci anni l’importante museo del Carnevale e della Maschera di Binche. Due identità le sue, due lingue, due percorsi di studi diversi, un dualismo che alla fine diventa un gioiello solo, che a sua volta è doppio anche lui: L’autre Regard è una collana in argento e pietre preziose che ispirandosi alla sua eclettica vita, prende forme e sembianze da Giano, il dio della porta, custode di ogni forma di mutamento. Oggi Christel vive a Roma, e dice di essere pronta per un nuovo inizio: proprio come Giano e il suo bijou, mantiene sempre uno sguardo verso il passato, uno rivolto al futuro.

Gabrielle Delille è una parigina che vive a Roma da tanto tempo. Un contesto urbano vivo, e rigoglioso, colmo di così tanta bellezza artistica che diventa quasi un’esigenza respirare tutti i giorni. Ma qualcosa, si sta perdendo, quel forte legame tra uomo e natura, via via più precario, sta cessando di esistere. In Dissolvenze Meccaniche, una collana di bronzo placcato oro, Gabrielle concentra il bisogno di ritrovare quell’armonia. Forme surreali (l’umanità) che sembrano muoversi fluttuanti, si collegano a una catena meccanica (la natura) per provare il senso di una conquistata e rinnovata armonia.

Emera Gioelli è il brand che unisce nell’arte dei gioielli, l’amore di una madre per la figlia e viceversa, e con Il Votosi ispira alla Madonna di Montervergine conosciuta come Madonna nera (o Mamma schiavona). Il bracciale è in ottone e riprende le figure di due angeli intenti a pregare. La linearità degli elementi che compongono l’accessorio, segue uno stile classico ben definito, e fa pensare all’eleganza eterea, celeste, come quella di una divinità.

Emera Gioielli |Il Voto

Marina Ettorri designer romana, realizza gioielli artigianali in porcellana, proprio come Resilienza, la collana che in sé racchiude il significato della parola stessa. Non si riferisce a un materiale, e neppure a un individuo in particolare. La Resilienza di Marina è una faccia di Roma. Un lato del carattere della sua amata città, che attraverso un lungo processo fatto di stati diversi – trauma, ferita, vuoto e rinascita – ha sempre la forza di ricostruirsi sotto altre spoglie, e migliori delle precedenti.

Elisa Marcantonio concepisce il bracciale Verialiante quando seduta davanti al monumento dedicato a Pasolini ripensa alle parole del poeta; le scrive al centro della sua creazione, quasi come un monito a vivere con i piedi, la testa e il cuore, tutti sogni della vita. Quelli di Elisa partono dal mare, e con un mix di toni caldi e freddi rubati all’oro e all’argento, crea un gioco di schiume e onde che definiscono il movimento dell’azzurro; poi arrivano a Roma, la sfiorano con una lavorazione barocca, e lasciano infine ai gabbiani, l’arduo compito di fluttuare leggeri, proprio come loro, i suoi sogni “verialianti”.

Elisa Marcantonio|Verialiante

Orietta Montanari si avvicina alle tecniche del gioiello, da giovanissima, subito dopo gli esami di maturità. Il suo legame con il territorio è racchiuso in un chocker “Silver in Black”.Un gioco di geometrie che richiamano forma e colore dei sampietrini, i blocchetti di leucite (un minerale che si trova nelle rocce vulcaniche laziali) che fanno da tappetto alle viuzze, e alle piazze storiche del centro di Roma.

Orietta Montanari | “Silver in Black”

Sabrina Pancot è una designer sempre attenta, e con uno sguardo rivolto al passato. I suoi gioielli sono così il giusto mix di tradizione e innovazione. Presenta Key of Life (Ankh), l’anello in 3D che con l’argento e una serie di rubini incastonati, racconta di quella Roma Imperiale tanto affascinata dagli obelischi egiziani, e dalla loro simbologia. E proprio come succede negli obelischi, Sabrina con il suo gioiello richiama l’Ankh, il simbolo della vita e dell’immortalità, e usa il rosso delle pietre preziose per ricordare il colore della sua antica città.

Susanna Papini viene da una famiglia di gioiellieri, è una designer che vive e lavora a Roma. Da sola gestisce Inor, l’attività di suo padre, da dove ha iniziato a promuovere la sua idea alternativa di bijou. Quindi prende il cotone, la nappa e la seta, e li mescola con pietre dure e argento, e realizza Romaora celebrando l’antica Roma, in un viaggio contemporaneo attraverso quei collari che in passato adornavano tuniche e toghe.

Patsa di Patrizia Santamaria è un brand che non produce collezioni: produce idee ben precise plasmando il bronzo, e facendosi ispirare da uno stato d’animo, situazione, passione, fede… E dove tutto ciò che viene fuori, ha il suo scopo, la sua unica ragione di esistere. La pesca miracolosa è dunque la collana realizzata da Patrizia, che vuole raccontare con un divertente e ponderato tocco di leggerezza, il suo forte legame con Dio. E poi anche con il mare. Dalle geometrie inoltre, un rigore vige sotteso quasi a celebrare la forza della donna, camaleontica, dietro una serie di pesci colorati e tutti in fila, come sul bancone di un antico mercato del Foro Romano.

Angela Pezzino studia tutto quello che c’è da sapere sull’opera urbanistica più importante di Roma, e per realizzare Mondi G.R.A. la collana modulare, che si ispira proprio al Grande Raccordo Anulare (o A90), parte da una certosina analisi della sua cartina. Argento nero, bronzo placcato oro, e poi rubini, zirconi, è questa la combinazione giusta di materiali che la designer utilizza per riprodurre la famosissima forma a cerchio, e tutte le sue 33 uscite che, con un diametro di 68 Km, chiude e racchiude la città eterna, e tutti i suoi diversi mondi sociali.

Flavia Servietti l’archietto designer di gioielli, rielabora il rapporto di amore e odio che da sempre ha con la sua città natale.  #filter(h)ome è una collana che mostra lo skyline di Roma, e con un gioco di luci e ombre, il passaggio dal giorno alla notte, due momenti temporali in cui la designer vive due vite diverse: una inclusiva, durante la notte, in cui si sente parte integrante della città, l’altra esclusiva, di giorno, in cui si sente isolata dal contesto. Una rappresentazione della realtà percettiva davvero intima e personale, dove Flavia è l’osservatore di spalle, che paradossalmente può essere anche una cupola, elemento architettonico scelto, per il suo forte bisogno di identificarsi, e dunque riconoscersi, almeno con uno degli elementi più importanti della città.

Marina Valli designer di gioielli e Presidente di OTP, per Km 0 realizza un anello in argento, smalti e diamanti. La creazione si chiama Orientamento……. La mia bussola, un gioiello scenico, dalle linee geometriche poiché richiama la forma di una scatola. Racconta della grandezza di Roma, una città in cui è facile perdersi. Così, oltre ad impreziosire la mano di chi lo indossa, all’interno nasconde anche una piccola bussola nei toni del verde e del nero, non a caso i colori scelti per rappresentare il tema dell’evento.

Marina Valli| Orientamento… La mia bussola

Lorella Verrillo è una designer romana, che impara l’arte direttamente nelle botteghe dei maestri orafi della Capitale. Il suo spirito libero, amante dei viaggi, della scoperta, permette a Lorella di racchiudere nelle sue creazioni quella visione contemporanea, tanto utopica quanto realistica. La grande bellezza è un anello in travertino, argento e diamanti, che parla di gloria e di degrado, una splendida altalena tra esaltazione e denuncia, fatta calibrando con la stessa intensità e forza, il fascino unico della citta eterna.

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