100 anni fa nasceva Orson Welles, un genio del cinema

Il 6 maggio del 1915 nasceva a a Kenosha, nel Wisconsinuna dei più grandi registi del secolo scorso. Regista, attore sceneggiatore, scrittore, autore teatrale. Un uomo di un ingegno infinito, che forse proprio per questo non ha avuto i riconoscimenti che meritava. 

E’ pur vero che nelle classifiche mondiali sui migliori film, il suo “Quarto Potere” è sempre presente. Quarto Potere è la storia del magnate Charles Foster Kane, e rappresenta quello che negli Usa prima e poi nel resto del mondo rappresenta la forza della stampa. Si disse che in realtà il film raccontasse quello che era il più potente editore di giornali William Randolph Hearst, un moderno Murdoc.

Welles esordisce con una trasmissione radiofonica, adattando un libro di fantascienza “la guerra dei mondi”, dove si raccontava di una invasione dei marziani. Questa trasposizione in diretta, fu presa per vera terrorizzando metà degli ascoltatori americani. Qualcuno disse che era pronto un allarme nucleare. Altri dissero che la paura degli “alieni” iniziò proprio con questa trasmissione.

Il suo modo di veder il cinema, era una ricerca continua della novità, nulla doveva sembrare completamente vero, ma neanche falso. Il suo modo di scrivere di vedere le cose lo portò a continui scontri con le case di produzione, che di fatto non lo assecondarono mai fino in fondo, valutandolo commercialmente un fiasco. Questo forse ha contribuito al fatto che abbia girato pochi film come regista pur partecipando come sceneggiatore e attore a decine di film.

Eppure è stato un grande innovatore, i suoi piani sequenza sono studiati nelle scuole di cinema, come quello nel film de l’Infernale Quinlan. Altro grande film il Terzo Uomo del 1949, si cui sicuramente scrisse parte dei dialoghi ma soprattutto, quelli che lo riguardano. E poi una versione cinematografica del “Il processo” di Kafka, una visione surreale, della giustizia. Stupenda la scena in cui la giuria popolare, si dedica a tutt’altro, invece di seguire con attenzione il processo.

Non va dimenticata la sua interpretazione ne “la Ricotta” di Pasolini, censurato in Italia, dove veste i panni di un regista, e recita una poesia di Paolini in italiano. Poi un grande noir, “la signora di Shangai” con una stupenda Rita Hayworth, con famosa la scena degli specchi, e poi le stupende versioni cinematografiche del Falstaff, e dell’Otello di Shakespeare.

Cinema e teatro le sue grandi passioni. La sua capacità di scrivere soggetti anche più di uno contemporaneamente, di recitare se stesso in film di altri, lo ha portato a produrre una mole di lavoro che purtroppo spesso è rimasta incompiuta, per mancanza di fondi. Ma queste difficoltà non lo hanno mai fermato, anzi hanno fatto parte del suo carattere, del suo personaggio, della sua volontà di andare avanti, inventando, curiosando, sperimentando facendolo amare sempre di più dal pubblico degli appassionati e sempre meno dalle case di produzione, che non amavano la sua continua capacità di modificare i soggetti e i copioni.

Conoscere Orson Welles significa capire e comprendere come il cinema possa essere anche arte. Chi ama il cinema non può fare a meno di conoscere Orson Welles.

Come diceva lui “Ho cominciato dalla cima e mi sono fatto strada fino in fondo

 

Fonte foto: wikipedia, pubblico dominio

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