Violenza di genere e tumore al seno, domani sera su Rai 2

La violenza sulle donne

Tante sono le violenze che possono consumarsi sul corpo di una donna, racchiudendole in due macro categorie si possono più facilmente identificare. Ci sono quelle provocate dall’esterno e vissute sul corpo e nell’anima, come i maltrattamenti e le offese e quelle che si generano all’interno del corpo femminile senza che vi siano delle colpe o volontà da parte di qualcuno.

L’inferiorità, biologica, psicologica e sociale delle donne sancita dalla società maschile è stata superata oramai da tempo e in questo ultimo ventennio il tema delle “pari opportunità” è entrato nel dibattito ed ha permesso, in parte, di identificare ruoli nella società per la donna con pari identità e dignità dell’uomo.

Tante cose ancora però non vanno nella giusta direzione. Analizzati i dati sui maltrattamenti e le offese contro le donne ci sono numeri sconfortanti. In Italia 88 donne ogni giorno sono vittime di violenza e una donna ogni 15 minuti viene colpita e spesso uccisa da un uomo di cui si fidava o ne era stata legata con un vincolo di fidanzamento, convivenza o matrimonio.

Lo sconcerto e la delusione aumenta se si paragone con il rispetto dell’uomo verso la donna ampiamente esaltato attraverso la dolcezza poetica di grandi della letteratura italiana del passato come il Petrarca, quando il suo amore per Laura tristemente non ricambiato lo induceva comunque a vedere la sua bellezza e a paragonarla ad un angelo “non era l’andar suo mortale ma angelica forma”, o le lacrime dei versi del Leopardi per la sua Teresa sempre amata e mai ricambiato sino a prosciugarsi quando ella muore prematura e ancora, la raffinatezza dei versi del Montale nel raccontare la sofferenza per la morte prematura della sua Annetta amica sin dall’infanzia.

E’ il caso di dire che siamo in una società, di questo tempo definito moderno, priva di buon senso e di poesia dove il tutto si consuma per opportunismo e ossessione del possesso.

I Numeri sul tumore al seno

Se la violenza appena descritta appartiene alla prima macro categoria enunciata in precedenza la seconda è anch’essa una violenza che genera tanta sofferenza sul corpo di una donna, pur se non generata dall’uomo. Nel leggere “I numeri del Cancro in Italia 2019” raccolti dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, si apprende che il tumore al seno è la neoplasia più frequente in assoluto nella popolazione femminile e colpisce una donna ogni 8 nell’arco della vita.

Se nel 2018 in Italia, questo male ha colpito 52.800 donne e circa 500 uomini la stima per il 2019 in Italia sale a 53.000 nuovi casi di carcinomi della mammella femminile (dati AIRTUM).

Anche per il 2016 il carcinoma mammario ha rappresentato la prima causa di morte per tumore nelle donne, con oltre 12.000 decessi (dati ISTAT).

Complessivamente in Italia vivono circa 800.000 donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma mammario.

Considerata l’intera popolazione, quello della mammella si conferma tra i cinque tumori più frequenti, insieme a quello del colon-retto, del polmone, della prostata e della vescica, tra le donne, è di gran lunga il più diffuso.

Fortunatamente la mortalità è in continuo calo (-0,8%/anno) e questo si deve sia all’efficacia delle nuove terapie sia alla diagnosi precoce, che permette di individuare il tumore in una fase iniziale. Oggi la sopravvivenza media dopo 5 anni dalla diagnosi è di circa l’87%, mentre dopo 10 anni scende all’80%.

Ancora troppe sono le donne che muoiono a causa di questa malattia, che si conferma la prima  causa di decesso per patologia oncologica nella popolazione femminile, con circa 12 mila vittime l’anno. Il cancro al seno è la causa del 29% dei decessi nelle donne prima dei 50 anni, il 21% di quelle tra 50 e 69 anni e il 16% di chi ha oltre 70 anni. Si stima che in Italia, muoia per tumore al seno una donna su 33.

Premio Camomilla  – Women for Women against violence

“Women for Women against violence – PREMIO Camomilla” giunto alla sua V edizione il 20 agosto approda in seconda serata su Rai Due ed è un evento unico che unisce questi due grandi temi del mondo femminile, la violenza di genere e quella del tumore al seno, partendo dalle cicatrici e dai segni indelebili che lasciano nel corpo e nell’anima di una donna. Un evento che vuole sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno e vuole dare sostegno alle donne in difficoltà per violenze subite per mano dell’uomo. 

Ideata dalla giornalista Donatella Gimigliano la quale, da donna direttamente interessata spiega – “da paziente oncologica ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, finisce col segnarti in maniera indelebile, dentro e fuori “.

L’evento, diretto da Antonio Centomani racconta storie di donne in rinascita che hanno saputo esorcizzare la terribile esperienza con la violenza mettendosi a disposizione delle altre donne.

Barbara Bartolotti, vittima di una brutale aggressione durante la quale ha perso il figlio che portava in grembo; Elena Sorrentino, autrice del libro “Io, il Cancro e la Maggica” incentrato sull’esperienza della malattia e il ruolo svolto dalla Roma, squadra del cuore dell’autrice, come tassello fondamentale nel percorso di cura dal cancro; Valeria Grasso, testimone di giustizia e “donna dello Stato” come ama definirsi. La Grasso che con la sua coraggiosa denuncia ha fatto arrestare 25 persone del clan Madonia e ora si occupa di Beni Confiscati alla Mafia.

Tra i premiati con il Camomilla: Francesco Samengo (Presidente Unicef), l’attivista mondiale Leyla Hussein, Amministratore delegato di Hawa’s Haven e Ambasciatrice globale di The Girl Generation, attualmente impegnata in 10 paesi africani contro le mutilazioni genitali femminili.

Tra i vari momenti di intrattenimento sarà presente il violinista internazionale Andrea Casta e il suo archetto luminoso.

Nella foto di copertina, da sinistra, Antonio Giuliani, Paola Ferrari, Valeria Marini e Nathaly Caldonazzo

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