Prime tappe del Giro d’Italia, si restringe la cerchia dei favoriti

Valerio Conti maglia rosa al Giro d’Italia

Prime nove tappe del Giro d’Italia e già i risultati danno alcune inaspettate risposte. Proprio colui che avevamo dato per favorito, l’olandese Tom Dumoulin, è stato costretto a ritirarsi dalla corsa, a seguito di un incidente. Anche l’inglese Simon Yates, che lo seguiva nei nostri pronostici, sembra ormai avere un distacco difficilmente colmabile rispetto ai primi. Brilla, invece, inaspettatamente la maglia rosa dell’italiano Valerio Conti.

Conti, dopo le prime nove tappe, giunge al primo giorno di riposo con un vantaggio di 1’50” sullo sloveno Primoz Roglič, vincitore uscente del Giro di Romandia. Vincenzo Nibali è a 3’34” mentre Yates ha accumulato un distacco di 5’36” dalla maglia rosa. Tra i ciclisti collocati a ridosso dei favoriti, dai pronostici della vigilia, l’italiano Davide Formolo è a 4’42. Lo spagnolo Miguel Angel Lopez è a 6’19”

Due cronometro e poche importanti salite tra le prime tappe

Il prologo a cronometro Bologna-San Luca di 8 km che ha dato inizio al giro, ha subito indicato in Roglič un brutto cliente per tutti. Lo sloveno infatti si è aggiudicato la prima maglia rosa, vincendo la mini cronoscalata con 19” di vantaggio su Yates e 23” su Nibali. Incredibilmente, il ciclista più accreditato nelle prove a cronometro e cioè il favorito Dumoulin si è classificato quinto a 28”, dimostrando subito di non essersi presentato in gran forma.

Nella seconda tappa, Bologna-Fucecchio, con arrivo in volata, ci si aspettava la “zampata” del nostro Elia Viviani, favorito per la maglia ciclamino. Il campione olimpico, invece, si è fatto superare dal tedesco Pascal Ackermann, denunciando anche lui una condizione non ottimale. Il giorno dopo, a Orbetello, Viviani era riuscito a prendersi la rivincita per poi essere declassato per scorrettezze. Ciò ha contribuito ad innervosirlo ulteriormente.

La quarta tappa, Orbetello-Frascati ha già dato il primo importante responso. Una caduta collettiva, a pochi chilometri dall’arrivo, ha penalizzato Yates e Nibali di 16 secondi e, soprattutto, Tom Dumoulin di circa quattro minuti. Tutto a vantaggio della maglia rosa pro-tempore Primoz Roglič. I postumi della caduta costringono Dumoulin al ritiro.

Valerio Conti inaspettatamente in rosa dopo le prime nove tappe

Sotto una tempesta di pioggia, Pascal Ackermann si aggiudica anche la quinta tappa Frascati-Terracina, davanti allo spagnolo Gaviria (vincitore a Orbetello per la squalifica di Viviani).

Il vero terremoto si verifica, però, alla sesta tappa, Cassino-San Giovanni Rotondo, con arrivo in salita. A pochi chilometri dalla partenza, la maglia rosa Roglič cade riportando delle escoriazioni al gluteo destro. Al 50° chilometro, dalle parti di Campobasso, si concretizza la fuga decisiva di 13 corridori, che raggiungono un distacco dal gruppo di circa cinque minuti. Tra essi il romano Conti, che si aggiudica la maglia rosa e il bergamasco Masnada, che vince la tappa.

A questo punto, Conti guidava la classifica generale con 5’24″ su Roglič, 5’59″ su Yates, 6’03” su Nibali e 6’08” su Lopez. Il distacco tra Roglič e Nibali era di 37 secondi. Nella settima tappa Vasto-L’Aquila, la parte alta della classifica generale si sfronda dei compagni di fuga di Conti del giorno prima. Immutato il distacco dei favoriti.

Vittoria in volata dell’australiano Caleb Ewan su Elia Viviani e Pascal Ackermann, nell’ottava Tortoreto Lido-Pesaro.

Si giunge così alla cronoscalata di 35 chilometri Riccione-San Marino. La tappa conferma le indicazioni dei giorni precedenti. A trionfare contro il tempo, sotto la pioggia, è ancora Primoz Roglič, che dimostra di aver assorbito i danni della caduta. Lo sloveno guadagna 1’05” su Nibali e oltre tre minuti su Yates e Lopez. Valerio Conti, però, conserva la maglia rosa con un vantaggio di 1’50″.

Dopo una giornata di riposo, il Giro d’Italia entrerà nel vivo. Vincenzo Nibali conta sulle montagne per recuperare il minuto e 44 secondi che lo distanzia da Roglič. Questi, che sinora si è dimostrato il più forte, può contare sulla cronometro finale di 17 chilometri per rifarsi sullo “Squalo”, nel caso che il siciliano riesca nel suo intento. Yates e Lopez sembrano già fuori gioco. E se il romano Valerio Conti riuscisse a indossare la maglia rosa sino al traguardo finale?

Fonte foto: La Presse

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