Verdi: duecento anni e non sentirli

verdiIl sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, ha firmato nei giorni scorsi il decreto con il quale si costituisce il Comitato promotore per le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.

La prima riunione del Comitato è prevista per il prossimo 8 febbraio, le azioni del comitato si muoveranno su due fronti: da un lato la valorizzazione del patrimonio monumentale, storico – archivistico e museografico legato alla figura di Verdi, dall’altro la diffusione delle opere verdiane.

Il primo obiettivo prevede il recupero edilizio ed il restauro conservativo dei luoghi verdiani nelle Province di Milano, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Al centro di questa operazione vi sarà la rivalutazione di Villa Verdi, la casa in provincia di Piacenza dove il compositore amava ritirarsi e che contribuì ad ampliare in prima persona con alcuni schizzi e progetti.

Il secondo obiettivo, secondo le parole dello stesso Peluffo, prevede: “In accordo con il ministero dell’Istruzione, e con la collaborazione dei Teatri lirici, ci proponiamo di portare Verdi nelle scuole e i giovani a Teatro. Ma anche di promuovere progetti di ricerca scientifica, attraverso borse di studio e bandi di concorso con l’obiettivo di coinvolgere di scuole, conservatori e giovani artisti”.

Secondo Peluffo infatti: “Protagonista del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, Verdi rappresenta una figura attorno a cui il nostro Paese può ritrovarsi e ritrovare unità in uno dei periodi più difficili della storia repubblicana. Il bicentenario della nascita, infatti, offre agli italiani un’opportunità unica per riscoprire la storia, il pensiero e l’altissimo valore culturale delle sue opere, a partire dalla Traviata, la più famosa, suonata e apprezzata”.

di Claudia Durantini

foto: classical.net

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