Andrew Adler, direttore dell’Atlanta Jewish Times, ha proposto tre iniziative per salvare lo stato di Israele dalla minaccia iraniana e palestinese: «Prima opzione: attaccare Hezbollah e Hamas. Seconda: la distruzione ad ogni costo degli impianti nucleari dell’Iran. Terza: assassinare Obama».
Adler ha spiegato che l’uccisione del presidente americano, a suo parere nemico giurato di Israele, va soppesata di fronte all’alternativa di un possibile sterminio di sette milioni di abitanti di Israele in caso di attacco da parte dell’Iran o di altri paesi arabi.
Il giornalista poi, resosi conto della gravità delle sue dichiarazioni, ha ritrattato la sua proposta. Sarebbe stata una provocazione, con lo scopo di «conoscere le opinioni dei lettori».
Anche il candidato repubblicano Newt Gingrich si è espresso verso quello che è stato, a suo parere, il secondo fronte della Guerra Fredda, la contrapposizione fra Israele e il popolo Palestinese. Intervistato dal canale Jewish Channel, ha dichiarato che quello palestinese è un “popolo inventato”. «Bisogna ricordarsi – ha detto Gingrich – che non c’era la Palestina come Stato. Era un pezzo dell’impero Ottomano. Per una serie di motivi politici, abbiamo sostenuto questa guerra contro Israele, ora come negli anni Quaranta. E tutto ciò è tragico».
di Redazione
Foto: newsmania.com
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