Tragedia al MotoGP di Malesia: muore Marco Simoncelli

be5e2791178a436dadd2f14e85ec7227

Il motociclismo è in lutto: Marco Simoncelli, detto “Sic” o “Supersic”, è deceduto nel Gp di Sepang questa mattina alle 11, ore italiane, a causa di un brutto incidente. Il pilota aveva 24 anni.

Il giovane campione ha perso il controllo della sua moto nel secondo giro, scivolando verso l’interno della pista. Qui, è stato investito dalle moto di Colin Edwards e Valentino Rossi, che è riuscito ad alzarsi nonostante l’impatto. Simoncelli, invece, è rimasto a terra esanime, senza casco. Inutili i soccorsi: il centauro era già in arresto cardiocircolatorio, quando è arrivato al centro medico della pista.

«E’ incappato in un incidente che non era possibile evitare» spiega il dottor Marco Russo della clinica mobile del MotoGp, «gli è passata una ruota sopra il collo: è molto, molto difficile proteggere quella parte». «E’ scivolato», per cui, secondo il medico, la colpa non è di «nessuna norma di sicurezza», ma piuttosto il pilota «è stato tanto sfortunato».

«Ti chiudi in te stesso pensando a un ragazzo giovane che ha perso la vita amando il suo sport che purtroppo sappiamo essere pericoloso». Commenta così Giacomo Agostini, pluricampione del mondo, la scomparsa di Supersic ai microfoni di Sky. Secondo il pilota, una causa di questa tragedia può essere il fatto che i piloti spingono «i tecnici a fare delle gomme che durino fino alla fine», mentre sarebbe più giusto fare come in passato, «quando la gomma si degradava e si andava più piano» e i piloti arrivavano «al traguardo tutti nelle stesse condizioni». Casey Stoner, campione del mondo 2011, ha affermato, a malincuore, che «ogni volta che il casco vola via è sempre un gran brutto segno». Nick Hayden, pilota della Ducati, ha visto la caduta di Simoncelli. «All’uscita di una curva gli è scappato il treno posteriore» ha affermato, «e probabilmente ha cercato di controbilanciare la moto e non ce l’ha fatta».

Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo dello sport. Il primo è un post del pilota Jorge Lorenzo, sulla propria pagina di Twitter: “Non ci sono parole in un giorno così. Ci mancherai. Riposa in pace Marco”. “Ricorderemo sempre Marco per il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo grande cuore e per le emozioni che ci ha fatto vivere in questi anni” si legge sul sito della Ducati, “era uno di noi”.

«Oggi è uno dei giorni più brutti della mia presidenza» ha affermato Gianni Petrucci, presidente del Coni, «non si può morire a 24 anni per una gara». «Ci stringiamo attorno alla sua famiglia», continua Petrucci: è «una morte inconcepibile che ha lasciato attonito tutto lo sport italiano». Il Coni ha osservato un minuto di silenzio in memoria del pilota scomparso.

Nato il 20 gennaio 1987 a Cattolica, Marco Simoncelli inizia a correre all’età di sette anni con le minimoto e diventa campione del mondo in questa categoria a dodici anni. Da lì, una carriera in ascesa, collezionando 14 vittorie, 12 in 250 e 2 in 125, 31 podi e 15 pole position. Era diventato campione del mondo della 250 nel 2008 proprio a Sepang.

Paola Spataro

Foto: ansa.it

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.