Palermo: prima edizione della Biennale Arcipelago Mediterraneo

PalermoLa prima edizione della Biennale Arcipelago Mediterraneo, in Sicilia, a Palermo.

La redazione di InLibertà aveva già preannunciato Palermo, prossima capitale della cultura per il 2018. Un nuovo, atteso appuntamento ha preso il via nel cuore di Palermo.

Una voce registrata, quasi una cantilena, segnala l’arrivo dell’arrotino: un artigiano specializzato nell’affilare lame e coltelli e nel riparare ombrelli, passa di zona in zona offrendo il suo servizio a domicilio, questa come tante altre cose, è Palermo. Profumi, cestini di vimini che scendono dai balconi con frutta e verdura, il ragazzo della riffa che passa con il pesce o la carne e i bigliettini per l’estrazione finale.

Abbiamo fame, sete di bello, vogliamo cultura.

Palermo è una città ricca di monumenti: molti sono sotto gli occhi di tutti, altri invece sono nascosti talmente bene che in alcuni casi è necessario scendere sotto terra. La Palermo nascosta, per esempio, si rivela solo all’occhio attento del turista curioso.

Oppure, si guarda la Sicilia e in questo caso Palermo, con gli occhi in alto, toccati nell’anima.

Palermo capitale della cultura 2Fino al 12 marzo, la splendida città siciliana farà da sfondo a BAM, la prima edizione della Biennale Arcipelago Mediterraneo.

Promosso dall’Assessorato Comunale alla Cultura, il festival prenderà forma tra il centro storico e alcuni luoghi decentrati, tra fondazioni private e spazi pubblici, in sinergia con le associazioni del territorio e i centri di cultura straniera.

Dialogo e scambio sono le parole:

Si, “dialogo e scambio”, due termini che racchiudono tutto, una rassegna che restituisce a Palermo alcune preziose aree del tessuto urbano, attraverso l’intervento di artisti conosciuti, amati ed apprezzati in tutto il mondo. Un valido esempio è l’egiziano Wael Shawky, ospite della chiesa dei Santi Euno e Giuliano, totalmente recuperata e  dell’antico Monte di Pietà di Palazzo Branciforte, nell’ambito della collaborazione tra la Fondazione Merz, la Fondazione Sicilia e il Comune di Palermo.

Dal 18 febbraio il padiglione ZAC dei Cantieri della Zisa raccoglierà il nuovo tassello del progetto Imago Mundi – Luciano Benetton Collection, dedicato al Mare Nostrum e dal 24 febbraio, gli scatti del fotografo cinese Liu Bolin.

Palermo bamDal 26 febbraio, invece, Domenico Pellegrino illuminerà l’acqua del Porticciolo di Sant’Erasmo con ben ventidue diverse isole luminose. Spazio anche al teatro, insieme alla libanese Zouzak Theater Company e ai Radiodervish, al cinema, con il focus sul regista algerino Tariq Teguia, e alla musica, grazie a un ricco programma di concerti che si avvicenderanno fra le oltre 15 sedi del festival.

Una particolarità, ci piace dare seguito a inediti. Il Genio di Palermo è il simbolo della città, vi invitiamo a scoprirlo; è un re con il volto barbuto e il corpo da giovane, una corona ducale e un serpente in grembo che sembra voglia mordergli il petto. In tutta la città ci sono sette sculture, due dipinti e un mosaico che lo ritraggono.   Dove? Ricordiamo anche il celebre Palazzo dei Normanni , esempio dello straordinario sincretismo artistico culturale palermitano, dove lo stile normanno romanico si unisce alla tradizione araba e bizantina. La fastosa Cappella Palatina rappresenta l’acme dell’arte musiva bizantina insieme ai mosaici di Ravenna ed Istanbul.

La cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell’avversaAristotele 

Appuntamento dunque a BAM, fino al 12 marzo.

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