Napolitano ha scelto Enrico Letta: a lui il compito di formare il governo

enrico-letta-21Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta ha avuto l’incarico di formare il nuovo governo da Napolitano.

Il Presidente della Repubblica ha subito precisato di averlo scelto in completa autonomia: “Dai partiti, già predisposti a collaborare, non sono state poste pregiudiziali sul nome e mi è stata data tutta la libertà e massima autonomia” di azione.

Si tratta di una scelta politica, rispetto a quella che avrebbe portato Amato al Quirinale, candidatura fra le più “papabili” alle consultazioni di ieri.

Letta, (46 anni) nipote di Gianni (Pdl),  subito dopo aver ricevuto l’incarico ha dichiarato “Ho accettato, ma sento questa responsabilità più forte delle mie spalle”.

Ha poi chiarito alcuni punti del suo programma “dare risposte sul fronte dell’economia” e “credibilità” grazie all’introduzione di alcune riforme importanti come la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione del bicameralismo e una nuova legge elettorale,  magari come indicato dai “saggi”, ovvero con una quota proporzionale (non presidenzialismo).

Al termine del discorso di Letta, Napolitano ha ribadito la necessità di percorrere la strada delle larghe intese e della “massima collaborazione” per uscire dallo stallo politico e risolvere la crisi che sta attanagliando il paese.

C’è chi parla di un governo “alla guida del Paese” e sicuramente si tratterà di una sfida non indifferente.

Le reazioni alla sua nomina sono state ovviamente diverse: il Pdl Angelino Alfano, in riferimento alle tensioni interne al Pd, ha tuonato  “è desolante la lettura, sui giornali di questa mattina, delle dichiarazioni di numerosissimi esponenti del Partito Democratico. Un florilegio di attacchi al Popolo della Libertà, al suo leader e alla storia del nostro partito, unito a organigrammi, nomi, poltrone e cadreghe varie. E’ bene chiarire al Pd, che per noi non ci sarà un nuovo caso Marini, non daremo il sostegno a uno di loro cui loro non daranno un sostegno reale, visibile, con nomi che rendano evidente questo sostegno e con un programma fiscale chiarissimo e inequivocabile”.

Poi conclude esprimendo le volontà di Berlusconi: “O il governo è forte, politico, duraturo e capace di affrontare la crisi economica oppure -conclude- se si tratta di un governicchio qualsiasi, semibalneare, lo faccia chi vuole, ma noi non ci stiamo”.

Mariastella Gelmini a Otto e mezzo precisa che per il Pdl sarebbe meglio andare alle elezioni, ma il senso di responsabilità spinge i berlusconiani a cercare un’intesa.

Letta non ha dato soddisfazione alle parole di Alfano e ai giornalisti ha spiegato con tono serafico “il governo non nascerà a tutti i costi”.

La Lega ha mantenuto un atteggiamento piuttosto tiepido ecco cosa ha scritto Maroni su twitter  “Su Amato il presidente Napolitano ha dato ascolto alla Lega. Bene. Incontreremo Enrico Letta per sentire cosa propone per il Nord’’.

Vito Crimi del Movimento Cinque Stelle invece ha proseguito con la linea dura: ”Un inciucio annunciato da tempo!”.

Su facebook ha poi elencato alcune dichiarazioni di Letta  (13 luglio 2012) “Il Popolo della libertà è meglio di Beppe Grillo. (20 aprile 2013) – il Pd non vota Stefano Rodotà presidente della Repubblica e rielegge Giorgio Napolitano con Berlusconi, Monti, Lega, Udc.( 24 aprile 2013) – Letta designato da Napolitano presidente del Consiglio per guidare il governo Pd-Pdl-Udc-Monti.

di Redazione

foto: formiche.net

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