Roma, 19 gennaio 2019 – Se già l’eliminazione della terza prova era sembrata una rivoluzione epocale nella maturità 2019, con l’ufficializzazione delle materie il Miur ha annunciato anche tante altre novità per i 470 mila studenti che il 19 giugno affronteranno il tanto temuto esame di Stato.
La seconda prova multidisciplinare
La notizia che più di tutte ha fatto scalpore è senza dubbio la seconda prova multidisciplinare. Gli studenti del liceo classico dovranno cimentarsi in una prova che comprenderà sia Greco che Latino, mentre quelli del liceo scientifico sia Matematica che Fisica – lo stesso vale per tutti gli altri indirizzi di studio.
Secondo alcune indiscrezioni, però, le prove sarebbero molto più facili rispetto a quelle degli anni passati: molto più “scolastiche”.
L’annuncio del ministro Bussetti
“Comunichiamo le materie con largo anticipo. Come sapete da quest’anno ci sono delle novità. Per questo da ottobre abbiamo cominciato a fornire tutte le informazioni utili per le prove a voi e ai vostri docenti. Per sostenervi nella vostra preparazione organizzeremo delle simulazioni della prima e della seconda prova. Si svolgeranno nei mesi di febbraio, marzo e aprile”.
Sono state queste le parole di apertura del video in diretta Facebook con cui il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti ha annunciato le materie d’esame e le date delle simulazioni di seconda prova.
Le date delle simulazioni
Il calendario delle simulazioni programmate dal Miur sarà il seguente:
- prima prova, 19 febbraio e 26 marzo;
- seconda prova, 28 febbraio e 2 aprile.
Questo è il primo anno che il Miur organizza delle simulazioni nazionali per le prove di maturità. L’obiettivo di questo programma sta nel preparare al meglio studenti e insegnanti ad affrontare uno degli esami più temuti di sempre.
Con lo stesso intento, nel mese di dicembre scorso, il Ministero ha pubblicato dei modelli per la prima e la seconda prova e ha organizzato degli incontri sul territorio – altri saranno organizzati a febbraio e marzo.
Il nuovo colloquio orale
Il colloquio orale rimarrà pluridisciplinare, ma si dirà addio alla famosissima tesina.
Al suo posto la commissione selezionerà e proporrà agli studenti di analizzare documenti, testi, esperienze, problemi e progetti che saranno il punto di partenza per sviluppare il discorso. Tutti i materiali saranno scelti nei giorni subito precedenti all’esame.
I contenuti saranno sorteggiati dagli studenti il giorno stesso del loro colloquio per garantire la trasparenza e per dare a tutti le stesse opportunità.
Parte della prova consisterà anche nella relazione dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro e delle attività svolte nell’ambito di cittadinanza e costituzione.
Più valore al percorso di studi
Nella nuova maturità si darà molto più peso all’intero percorso scolastico degli studenti, bilanciandolo con quello che negli anni passati era attribuito al solo esame. I crediti totali che si potranno totalizzare nel triennio non saranno più 25, bensì 40 su 100 e la correzione degli scritti dovrà seguire una griglia di valutazione nazionale. Questo dovrebbe garantire più omogeneità tra una regione e l’altra e scongiurare le ennesime polemiche sui “100 regalati” in alcune regioni d’Italia.
Scrivi