
Alle ore 9:35 della mattina del 2 marzo 2025, si è posata sulla Luna, in un sito non lontano da dove Neil Armstrong guidò il LEM, la navicella Blue Ghost realizzata dalla Texana Firefly Aerospace.
Tanti italiani, oltre cinquant’anni dopo Apollo 11, si sono messi a guardare l’allunaggio in diretta. La notizia di un nuovo allunaggio non ha più grande eco, ma questo è stato speciale perché a bordo, oltre a 9 strumenti scientifici USA , ce ne era uno italiano, molto importante per il futuro della esplorazione spaziale.
Si chiama LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment) ed è stato sviluppato, per conto della Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con la NASA, da QASCOM, una giovane, dinamica e piccola impresa di Bassano del Grappa. E’ il primo manufatto italiano ed uno dei primissimi europei sulla Luna.
Il navigatore satellitare che tutti abbiamo nel cellulare funziona acquisendo i segnali di costellazioni di satelliti chiamate GNSS Global Navigation Satellite System (il GPS USA e il nostro Galileo in particolare) che stanno in orbita a circa 20 km dalla superficie della Terra e trasmettono continuamente verso Terra un messaggio che dice: sono il satellite X, questa è la mia posizione orbitale e ho lanciato questo segnale al tempo Y (con la precisone dell’ordine del nanosecondo). Acquisendo questi segnali contemporaneamente da almeno 4 satelliti GNSS, il nostro ricevitore cellulare si calcola la sua posizione con una precisione dell’ordine del metro.
LuGRE non è diverso concettualmente dal nostro cellulare solo che, oltre ad essere adatto alle tremende condizioni dello Spazio libero e della superficie lunare, è straordinariamente sensibile, deve infatti cercare di captare i debolissimi messaggi dei satelliti GNSS che possono arrivare sulla Luna; arrivano perché, nonostante le antenne GNSS siano puntate verso Terra, irradiano anche un poco lateralmente alla direzione principale, un effetto inevitabile dei campi elettromagnetici.
Una prima parte dell’esperimento si è svolta durante il tragitto Terra – Luna (la navicella Blue Gost è stata lanciata il 17 gennaio da Cape Canaveral) e ha dimostrato che LuGRE è in grado di funzionare anche a oltre 200.000 km dalla Terra, iscrivendosi di diritto al GUINESS dei Primati.
Alle 8 di mattina del 3 marzo, ormai sulla Luna LuGRE, ha di nuovo acquisito i segnali GNSS e calcolato con una ragguardevole precisione. la propria posizione all’interno del Mare delle Crisi, ad oltre 360.000 Km dalla Terra, nuovo record mondiale.
Grazie a LuGRE sappiamo ora che possiamo cominciare la esplorazione lunare, prevista nei prossimi anni con tanti programmi, tra cui il programma internazionale ARTEMIS a cui collabora l’Italia, contando su navigatori satellitari lunari.
LeGRE funzionerà per 14 giorni terrestri, poi arriverà la notte lunare, durerà 14 giorni terrestri e mancherà l’energia per far funzionare gli equipaggiamenti, ma avrà acquisito molti dati scientifici che saranno, dopo 6 mesi di analisi esclusiva da parte di ricercatori italiani, saranno messi a disposizione della comunità scientifica internazionale. Si perché in ambito scientifico la collaborazione globale continua.
PS l’impresa di Blue Gost e di LuGRE fanno parte del nuovo modello delle imprese dello Spazio, molto più economico e alla portata di piccole (ma geniali!) imprese. LuGRE, potete contarci, ai contribuenti italiani è costato davvero molto molto poco rispetto a quanto ha dato e potrà darci come ritorno scientifico e di prestigio per l’Italia.
Image captured by Blue Ghost shows its shadow on the surface and Earth on the horizon. Credit: Firefly Aerospace
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