L’Italvolley si prende tutto

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Gioco, partita, incontro. O per meglio rendere la citata espressione tennistica in questo caso: qualità, trofeo e pass olimpico in tasca. La World Cup 2011 disputatasi in Giappone ha portato solo certezze ai nostri colori. Ha vinto l’Italia, la squadra più forte e tenace; forse non la più tecnica ma di certo la più completa.

Si fa fatica a ritrovare negli anni recenti una nazionale femminile di volley così spietata e determinata. La storia di questa rappresentativa è segnata da innumerevoli trionfi, persino periodi di dominio in campo europeo da anni a questa parte. Eppure la prudenza non è mai troppa e sbilanciarsi in pronostici ottimistici rischia di lasciare spesso l’amaro in bocca. Poco più di un mese fa avevamo assistito alla disfatta continentale delle ragazze di Barbolini, capaci di mostrare tutta la loro fragilità davanti alla pressione smisurata di poter vincere il terzo oro europeo consecutivo. In quel torneo l’Italia era partita in sordina collezionando vittorie su vittorie; fino alla semifinale.

La Germania, nonostante sia una realtà in forte crescita, ci aveva annichiliti, negandoci l’ennesima finale per l’oro. Una prima sconfitta seguita subito dopo con l’estromissione dal podio per mano delle modeste padrone di casa turche. Sembrava tutto sgretolarsi; la fine di un ciclo glorioso che vedeva i nostri talenti decantati giunti al tramonto di altrettanto gloriose carriere. Il ct Barbolini e le ragazze hanno accusato il colpo e si sono rimboccati le maniche da subito, anche stravolgendo tattiche e convocazioni. Ci è voluto tutto il peso diplomatico del presidente federale Masi per portarci in Giappone con una wild card, ma tanta fatica è stata giustamente ricompensata. Prive di Piccinini e con un’Ortolani a mezzo servizio, le azzurre hanno scoperto una favolosa Costagrande e una rinata Gioli, capaci di portare idee ed entusiasmo in un gruppo già competitivo e agguerrito.

C’era il meglio del volley mondiale in Giappone, rivali storiche e bestie nere. Le avversarie sono state annullate una dopo l’altra con minime difficoltà apparenti. Unico inceppo la penultima partita che ci ha visti sconfitti contro i colossi statunitensi. Sembrava dovesse romprersi tutto di nuovo, nonostante la qualificazione per Londra già in tasca dopo i precedenti nove successi consecutivi. Questa volta però la ciliegina sulla torta non è mancata: battuta facilmente la cenerentola Kenya, abbia sperato e tifato il paese del sol levante nell’ultima partita della competizione. Il Giappone ha vinto con gli USA consegnandoci il trofeo a coronamento di due settimane che hanno ripagato fiducia, lavoro, determinazione e sacrifici.  

Daniele Conti  

Foto: agoravox.it

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