Il mistero dell’aereo scomparso

Vittorio Missoni

Vittorio Missoni

Il tragitto dall’arcipelago di Los Roques all’aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, scalo di Caracas, è breve, circa 140 chilometri, ovvero 45 minuti di volo, eppure quello scomparso venerdì è il secondo aereo di cui non si hanno più tracce sul tragitto appena descritto.

Il 4 gennaio di cinque anni fa un bimotore con 18 persone a bordo è scomparso sull’arcipelago, i resti non sono mai stati ritrovati e solo il corpo del copilota è stato ritrovato in mare. In questi giorni era stata avanzata l’ipotesi che l’aereo fosse stato dirottato dai narcos colombiani per utilizzarlo nel trasporto della cocaina, ancora oggi proseguono le ricerche.

Venerdì è scomparso un altro bimotore con a bordo quattro italiani: Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni e amministratore delegato della Missoni Spa, sua moglie Maurizia Castiglioni e due amici della coppia, Elda Scalvenzi e Guido Foresti. Altri due membri del gruppo non avevano trovato posto sull’aereo ed erano rimasti a terra per aspettare il successivo.

Le ricerche sono proseguite anche nel corso della notte e vedono attualmente impegnate circa 100 persone ed è stata attivata anche una unità navale specializzata in ricerche oceanografiche . Secondo il protocollo andranno avanti con la stessa intensità per almeno 7 giorni. L’area delle ricerche si estende per circa 300 miglia quadrate sia all’interno che all’esterno dell’arcipelago.

L’ultimo contatto dell’aereo con la torre di controllo è stato verso le 12.12 del mattino, ora locale, e nessuna situazione di emergenza o anomalia è stata segnalata.

Nella notte tra venerdì e sabato è arrivato un messaggio dal telefono dell’imprenditore Guido Foresti “Sono di nuovo raggiungibile”, il figlio più piccolo, Cesare, ha composto immediatamente il numero ma il cellulare è risultato essere di nuovo irraggiungibile.

A questo messaggio si legano adesso le speranze che il veivolo non sia finito in mare anche se il messaggio potrebbe essere arrivato a destinazione in ritardo e quindi essere partito dal cellulare alcune ore prima.

di Redazione

foto: lifestyle.inquirer.net

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