Grandi firme al Foro Italico: vince ancora il bel tennis

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Non sono bastati il vento e la pioggia a scombinare i piani di una città che, ogni anno, attende trepidante la fine di maggio per vivere la settimana tennistica negli impianti tiberini. Roma è stata invasa da appassionati di tutta Italia, come di consueto per questo appuntamento, e le presenze continuano ad aumentare anno dopo anno. Campi esauriti quotidianamente e calore assicurato per un torneo definito da molti giocatori tra i più entusiasmanti del circuito. Lo spettacolo costante protagonista, così come i giocatori più forti al mondo.

A trionfare la meravigliosa Maria Sharapova, confermando il titolo dello scorso anno, e Rafa Nadal, al sesto successo nel suo centrale. La venere siberiana ha beneficiato di un tabellone favorevole, lasciando l’unico set perso del suo cammino proprio in finale contro l’arcigna Na Li, tenuta a galla dal suo dritto a incrocio devastante. L’atto conclusivo è stato quanto mai travagliato con due interruzioni per pioggia di cui la seconda per quasi due ore.

È stato un match dalle mille facce, con continui cambiamenti di inerzia: primo set combattuto, vinto 64 dalla cinese; secondo che vede scappare la Li 40 per poi essere chiuso 64 dalla russa. Lo show non poteva vivere di cessati colpi di scena così, sul 40 per la Sharapova nella partita conclusiva, la Li tirava fuori il braccio e l’orgoglio, portando l’incontro al tie break. Sono stati allora i vincenti della bella allieva di Bollettieri a farla da padrone, permettendole di chiudere 86 nel game decisivo. Di pari passo il tabellone maschile non ha riservato incontri adatti ai deboli di cuore: tantissimi match chiusi al terzo set e colpi da applausi a scena aperta.

Uno dei pochi atti vissuti senza storia è stata purtroppo proprio la finale, posticipata a lunedì a causa del tempo inclemente di domenica sera. Nonostante l’orario inusuale, Djokovic e Nadal hanno giocato in un campo Centrale gremito in ogni ordine di posto. L’ha spuntata l’iberico 75 63, senza particolari patemi, contro un serbo apatico, forse con la testa a Parigi o con la voglia di perdere pochi punti da non dover difendere il prossimo anno.

Hanno trionfato i più forti forse, senza dubbio i più costanti. Menzione d’onore meritano indubbiamente Serena Williams, sembrata in formissima fino all’infortunio che l’ha tenuta fuori dalla semifinale, e il doppio azzurro Errani-Vinci, trionfatrici nella loro categoria superando mostri sacri della specialità. Applausi meritati anche per Seppi e Wawrinka che hanno disputato l’incontro più bello del torneo, chiuso 67 76 76 in favore dell’alto-atesino, sconfitto poi ai quarti da Roger Federer. Sua maestà non ha brillato come a Madrid, ma nemmeno ha demeritato: esce di scena in semi sconfitto da un Nole “normalizzato”.

La conclusione dell’evento porta in dote la grande competitività della Sharapova, che tenterà di vincere Parigi per la prima volta in carriera, e la conferma dello strapotere di Nadal sulla terra. Lo spagnolo scavalca Federer al secondo posto nel ranking; dopo Montecarlo, dove vanta sette titoli, porta Roma al secondo posto con sei affermazioni; lancia la sfida per il suo regno transalpino. Il teatro romano non ha tradito le attese nemmeno quest’anno, ha vinto il bel tennis e la passione della gente. Gli internazionali d’Italia si sono dimostrati ancora una volta l’evento più bello e importante dopo gli slam: onore al merito e alla passione di chi partecipa.

Daniele Conti

Foto: ilgiornale.it

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