L’anno magico del Tennis italiano ed il suo roseo futuro

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Una nuova generazione di campioni del Bel Paese attacca le classifiche mondiali

Chi non ricorda i successi della metà degli anni ’70 quando Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli vinsero la Coppa Davis in Cile?

E come dimenticare la fantastica stagione 1976 quando l’Adriano nazionale vinse il torneo del Roland Garros (uno dei 4 del Grande Slam) e gli Internazionali d’Italia a Roma, arrivando a toccare la quarta posizione del Ranking mondiale?

Altri successi seguirono nei successivi 40 anni ma bisogna dire che sono stati piuttosto sporadici e di minore rilevanza rispetto a quelli entusiasmanti che li hanno preceduti.

Tanti i ragazzi che si iscrissero a scuole tennis sperando di ripetere le gesta di Panatta & Co.

Il lungo letargo tennistico italiano si è interrotto grazie ad una nuova generazione di tennisti che potrebbero regalare grandi soddisfazioni ai tifosi del nostro paese: Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego ed i giovani Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli!

Un fantastico 2021 per il nostro tennis!

Se il 2020 aveva visto il movimento tennistico tricolore salire di livello in modo consistente, il 2021 si è rivelato l’anno con più successi nei tornei in assoluto di tutta l’era Open (7 trofei), eguagliando il fantastico 1977.

Dello scorso anno sono rimasti impressi negli occhi degli appassionati alcuni momenti:

  • la partecipazione di Matteo Berrettini al torneo dei ‘Campioni’, il Master di fine anno, 41 anni dopo Corrado Barazzzuti.
  • il raggiungimento della Top 10 mondiale dello stesso Berrettini, conseguenza di una ottima stagione, specialmente a livello dei tornei del Grande Slam;
  • la galoppata del giovane Jannik Sinner che ha scalato centinaia di posizioni, concludendo la sua annata con la vittoria nel torneo dei migliori under 21 del globo, il ‘Next Gen Master’.

Nella stagione in corso invece i nostri alfieri si sono resi protagonisti di 7 importanti vittorie così suddivise: 4 tornei per Sinner, 2 successi per il romano Berrettini (tra cui il prestigioso Queens sui campi in erba) ed 1 per il torinese Sonego.

Ma accontentarsi non è parola gradita ai nostri ragazzi che hanno aggiunto al paniere 2021 anche la finale del torneo più importante al mondo, Wimbledon, raggiunta da Berrettini, e l’incredibile traguardo di avere 2 giocatori nella Top 10 mondiale (Berrettini e Sinner), cosa mai avvenuta in passato.

Il finale d’anno promette ancora emozioni

Se per Sinner le possibilità di accedere al gran finale, il Master che da quest’anno si disputerà a Torino, sono ridotte al lumicino e si riconducono al possibile forfait di uno degli 8 qualificati (l’altoatesino è in nona posizione, prima riserva del torneo), Matteo Berrettini si è qualificato a pieno titolo per il secondo anno consecutivo e promette di recitare un ruolo di primo livello, supportato dal calore del tifo dei tifosi piemontesi e degli appassionati che da ogni parte del mondo arriveranno nella città della Mole.

Infine, ma non certo per minore importanza, a fine Novembre si disputerà la finale della Coppa Davis, una sorta di Coppa del Mondo a squadre che mai come quest’anno ci vede competitivi con i nostri 4 moschettieri precettati tutti insieme: Berrettini, Sinner, Sonego e Fognini in aggiunta alla promessa Musetti.

Che sia la volta buona per riportare la famosa “insalatiera” più ambita del tennis in Italia dopo 45 anni esatti?

Il futuro appare roseo per l’Italia della racchetta

Se Sinner è considerato un fenomeno assoluto, predestinato ai primi posti della classifica mondiale visto quello che è riuscito a fare a soli 20 anni, Matteo Berrettini, forte di un servizio ed un dritto di caratura superiore, promette di rimanere nei primi 10 giocatori mondiali per il terzo anno consecutivo.

Alle loro spalle, il coriaceo piemontese Lorenzo Sonego ed il fantasioso e giovanissimo Lorenzo Musetti (19 anni), promettono scintille ed una presenza costante nei primi 20-30 posti della classifica mondiale.

Non abbiamo dimenticato gli ultimi 2 assi del nostro mazzo, agli antipodi per età e motivazioni: il veterano Fabio Fognini (34 anni) potrà regalare ancore qualcuno dei suoi sprazzi di classe cristallina e, perché no, arricchire il suo palmares individuale.

Flavio Cobolli (19 anni) invece, si sta mettendo in luce nei tornei minori e si appresta ad entrare nella lista dei primi 200 giocatori del mondo; in molti pronosticano un gran futuro e un possibile posizionamento tra i primi 40-50 giocatori del ranking mondiale.

Alla luce di quanto descritto fino ad ora, è possibile comprendere meglio il fermento e l’entusiasmo che circola forte nel mondo del tennis tricolore e la grande speranza che altri successi dei nostri alfieri possano motivare i giovani ad emulare i nostri campioni imbracciando una racchetta, come avvenne ai tempi del grande Adriano Panatta.

Foto di hansmarkutt da Pixabay

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