La Giornata Mondiale contro la Rabbia (World Rabies Day) si è celebrata il 28 settembre 2012.
La rabbia è compresa tra le malattie tropicali neglette perché causa un numero troppo elevato di decessi in paesi e comunità colpite dalla povertà. La rabbia canina costituisce una potenziale minaccia per più di 3,3 miliardi di persone in Asia e in Africa. Le popolazioni maggiormente a rischio vivono in aree rurali nelle quali i vaccini e le immunoglobuline per uso umano non sono immediatamente disponibili o accessibili.
Il rischio è più alto tra le persone povere, in quanto il costo medio di una profilassi post-esposizione in caso di contatto con un animale sospetto di rabbia è pari a 40 dollari USA in Africa e a 49 dollari USA in Asia, dove il reddito medio giornaliero è di circa 1-2 dollari USA a persona.
Stime e dati dell’OMS:
- La rabbia è presente in più di 150 paesi e territori
- In tutto il mondo, muoiono ogni anno più di 55.000 persone a causa della rabbia, soprattutto in Africa e Asia
- Il 40% delle persone che vengono morse da animali sospetti di rabbia sono bambini al di sotto dei 15 anni di età
- I cani sono la fonte della maggior parte dei decessi umani dovuti alla rabbia
- La pulizia della ferita e l’immunizzazione entro poche ore dal contatto con un animale sospetto di rabbia possono prevenire l’insorgere della malattia e il decesso
- In tutto il mondo, ogni anno più di 15 milioni di persone ricevono un vaccino post-esposizione per prevenire la malattia – intervento grazie al quale vengono evitati, secondo le stime, centinaia di migliaia di decessi annui dovuti alla rabbia.
Per ulteriore approfondimento consulta:
Organizzazione Mondiale della sanità
foto: shop.worldrabiesday.org
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