I capelli sono sempre stati il simbolo della femminilità e 50 milioni di donne sogna capelli brillanti, come quelli che si vedono in pubblicità. Ben Cooke, hair stylist delle celebrità, ha spiegato il motivo per cui le donne farebbero carte false per far brillare i loro capelli: una chioma brillante rende il proprio aspetto sofisticato, i capelli sembrano ben curati, nutriti e sani. Ma cosa li rende spenti? I fattori principali sono i raggi UV, l’inquinamento, la spazzola usata frequentemente, la stiratura che agiscono, danneggiandola, sulla fibra capillare. Il capello danneggiato ha una superficie non liscia e quindi incapace di riflettere la luce. Jamal Hammadi, esperto di capelli brillanti, ha spiegato che la brillantezza dei capelli proviene dall’interno della fibra capillare; ogni fibra deve essere in condizioni ottimali per far brillare il capello. Qualche piccolo accorgimento può aiutare a migliorare visibilmente l’aspetto e la qualità dei capelli: innanzitutto si deve nutrire spesso il cuoio capelluto, bisogna asciugare i capelli con molta delicatezza per non indebolirli e assumere molta vitamina E che si può trovare in buone quantità nell’avocado, nelle fragole, nelle more, nei lamponi e nelle noci. Una volta a settimana è importante applicare una maschera specifica dalle radici alle punte e lasciarla agire per circa 5 minuti, magari avvolgendo i capelli in un asciugamano perché il calore fa assorbire meglio il prodotto. Per essere ottimali, i prodotti devono avere innanzitutto un’azione di riempimento della fibra, un’azione idratante fondamentale e un’azione protettiva dagli agenti esterni; tutte necessarie per far riflettere la luce sui capelli e farli brillare. Le cose da evitare, perché micidiali per i nostri capelli, sono innanzitutto fare lo shampoo strofinando in modo aggressivo, usare la spazzola sui capelli bagnati e tirare troppo il pettine. Assolutamente dannose le piastre liscianti che non lasciano affatto, come si crede, i capelli brillanti, ma li seccano rendendoli ancora più spenti.
Rosa di Matteo
Foto: blog.miglioriamo.it
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