Berlusconi e i giudici “femministi e comunisti”

2410201016444aÈ ancora polemica tra Berlusconi e i giudici di Milano, questa volta in merito alla causa di separazione con l’ex moglie Veronica Lario.

Nella trasmissione Otto e mezzo di cui è stato ospite martedì infatti il cavaliere ha definito il collegio giudicante composto dal presidente Gloria Servetti e da Nadia Dell’Arciprete e Alessandra Cattaneo come un covo di “femministe e comuniste” proseguendo: “Questi sono i giudici di Milano che mi perseguitano dal 94″.

Il presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro e il presidente della corte d’appello milanese Giovanni Canzio hanno risposto a Berlusconi con un comunicato con il quale affermano di voler “respingere con fermezza ogni insinuazione sulla non terzietà delle giudici del tribunale, componenti del collegio giudicante nella causa Bartolini-Berlusconi”.

Nel comunicato inoltre si ricorda a Berlusconi la raccomandazione dei ministri della giustizia del Consiglio d’Europa che “prescrive ai rappresentanti dei poteri esecutivo e legislativo di evitare, nel commento delle decisioni dei giudici, ogni espressione di dileggio che possa minare la fiducia dei cittadini nella magistratura e compromettere il rispetto sostanziale delle medesime decisioni” e si sottolinea infine che “le norme del codice di rito civile consentono agli interessati di impugnare provvedimenti giudiziari e sulla relativa impugnazione la corte d’appello eserciterà ,come di consueto, il puntuale controllo critico della decisione di primo grado per i profili della legittimità e del merito”.

Nel corso della trasmissione tuttavia il cavaliere si dimostra fiducioso sull’esito dei processi in corso, sul processo Mediaset afferma: “Sentenza d’appello non mi condannerà. La sentenza del primo grado è fondata sul nulla. Non è possibile. Si tratta di giudici che già mi hanno condannato nel 1994 quando vinsi le elezioni e poi a distanza di anni sono stato assolto per non aver commesso il fatto. Se si vede la mia storia si vede chi è il persecutore e chi il perseguitato”, e anche sul caso Ruby: “ci sarà un’assoluzione piena. I pm si sono inventati tutto”.

di Redazione

foto: adiantum.it

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