Anzianità del personale della scuola: continua la gestione cannibalesca di una manovra indecente

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Scatti di anzianità del personale della scuola: continua la gestione cannibalesca di una manovra indecente. Prima li hanno pagati con parte delle risorse derivanti dai tagli agli organici, ora fanno apertamente il gioco delle tre tavolette.

Ormai è quasi certo: gli scatti di anzianità potranno essere pagati solo a condizione di attingere le risorse dal fondo di istituto, togliendo ai lavoratori della scuola parte della retribuzione per “garantirne” una che era già nostro diritto e che ci è stata sottratta con la complicità di CISL – UIL – Snals e Gilda.

Per il 2012 potrebbe “saltare” la quota di fondo relativa al terzo quadrimestre (settembre/dicembre 2012) che sarebbe dovuta servire per pagare i compensi dell’anno scolastico 2012/2013.
In pratica questo significa che una scuola di medie dimensioni che oggi riceve 120mila euro al netto degli oneri a carico dello Stato, a partire dal prossimo anno scolastico dovrebbe fare i conti con una riduzione di 40mila euro.
Ma, per poter garantire il riconoscimento degli scatti anche negli anni successivi, a partire dal 2013 il fondo potrebbe essere addirittura dimezzato.

Come si è arrivati a questa situazione?

Cosa sono gli ‘scatti’?
Gli scatti di anzianità sono l’unica forma di progressione di carriera del personale della scuola.

Come funzionavano?

Il contratto nazionale di lavoro della scuola del 2007 precisa le diverse posizioni.
Le anzianità di servizio sono strutturate in questo modo: 0 – 8 anni di servizio; 9 – 14 ; 15 – 20; 21 – 27; 28 – 34; oltre 35 anni di servizio
Perché dal 2010 serve un decreto per pagarli?
La manovra finanziaria del 2010 aveva bloccato il rinnovo del contratto e, per la scuola, anche quello degli scatti. Una doppia penalizzazione. Una “soluzione” fu trovata, grazie alla “disponibilità” di Cisl, Uil, Snals, Gilda con la legge 122 del 2010 che destina al pagamento degli scatti di anzianità, per il triennio di blocco contrattuale (2010-2012) le risorse derivanti dal 30% di risparmi previsti dal decreto 133 (quello dei tagli agli organici del personale della scuola in tre anni) previa certificazione dei risparmi. In pratica si è stabilito di pagare gli scatti a spese dei precari della scuola licenziati. Un tipico accordo cannibale.

Che cosa succede quest’anno?
Secondo i tecnici del ministero le risorse derivanti dai tagli dell’organico non bastano più e si devono mettere direttamente le mani nelle tasche dei lavoratori della scuola mediante lo svuotamento del fondo di istituto.
Quante persone maturano gli scatti di anzianità quest’anno?
Sono circa 160 mila le persone che hanno maturato lo scatto di anzianità nello scorso anno (da gennaio a dicembre 2011). Si tratta di una stima, di un ordine di grandezza, perché il calcolo esatto dipende dai singoli profili e dalla data di immissione in ruolo di ogni persona.

La morale della favola
Un diritto si è trasformato in una concessione contrattata anno per anno, prima si è fatto pagare ai precari della scuola il pagamento degli scatti di anzianità, ora non basta più e si fa il gioco di pagare il personale con una parte della sua stessa retribuzione.

Sino a quando tollereremo questa indecenza?
Almeno questo dipende da noi. Sta a noi mobilitarci e organizzarci nel sindacalismo di base togliendo a chi ha accettato questo scambio ogni delega a rappresentarci. (noodls)

Fonte: CUB – Confederazione Unitaria di Base

Foto: classicaviva.com

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