Angelus: Beatitudini, lebbra e Terra Santa

“Le beatitudini sono un nuovo programma di via per liberarsi dei falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri”. Parla così Benedetto XVI alla folla di fedeli che si è radunata in Piazza San Pietro per assistere all’Angelus. Il Santo Padre commenta il Vangelo del giorno che parla delle Beatitudini: Cristo ha proclamato Beati i reietti e questo è un messaggio rivolto a tutti, sia nel presente che nel futuro. “Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre a nulla le cose che sono…Per questo la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratto dal benessere materiale e dal potere mondano e poco incline ai valori dello Spirito”. Il papa non ha dimenticato la Giornata Mondiale dei malati di Lebbra, malattia non del tutto sconfitta, salutando l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, che compie 50 anni di attività trascorsi ad assistere questo tipo di malati. Un pensiero anche in Terra Santa per la Giornata di Intercessione per la pace in questo luogo, chiedendo sempre ai fedeli di essere uniti nella preghiera.

di Redazione

Foto: ratzingerbenedettoxvi.com

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.