A Bruxelles il summit per decidere i nuovi vertici: Mogherini in lizza per la nomina ad Alto Rappresentante

223_direttiva_efficienza_europeaA Bruxelles in queste ore si stanno riunendo i vertici dell’Ue per decidere i nomi del futuro presidente del Consiglio Ue, dell’alto rappresentante della politica estera e del presidente dell’eurogruppo,. ma non c’è affatto amalgama sulla rosa dei nomi.

Così, dopo l’elezione del 60enne ex primo ministro cristiano-democratico. il lussemburghese Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione, adesso a Bruxelles il summit si sta concentrando sulle nomine alla Ppe/ Pes. Junker era arri­vato in testa alle euro­pee con 422 voti (250 con­trari, 47 asten­sioni e 10 nulli). Un risul­tato più alto della mag­gio­ranza qua­li­fi­cata richie­sta (376 voti), ma infe­riore al monolitico Ppe-Pse-Liberali che governa l’Europa.

Mentre i vari gruppi sventagliano i “papabili”, Angela Merkel afferma “Può essere che stasera ci sia solo una prima discussione e che non vengano prese decisioni”. Anche perchè -insiste la cancelliera “Io sono a favore del fatto che, se si prendono decisioni, siano affrontate le questioni aperte in modo globale e io non credo che ci riusciremo già oggi”.

Dello stesso parere anche il premier spagnolo Mariano Rajoy, il quale sostiene “Non sono sicuro che questa sera si prenderà una decisione su questo tema. E’ molto difficile mettere tutti d’accordo essendo in 28”.

Al momento la nomina più urgente è quella dell’Alto rappresentante,(che è poi anche il vicepresidente della Commissione) che scadrà a fine ottobre, mentre il presidente del Consiglio europeo dovrà essere eletto a fine novembre.

Tra le candidate dell’eccezione spicca il nostro Ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, nome che convince anche il Presidente dell’europarlamento Martine Schulz, “Penso che la Mogherini sia un eccellente candidato. Potrebbe essere un eccellente Alto rappresentante. Sono rimasto stupito dalle critiche secondo cui sarebbe troppo giovane. La conosco da anni e ha una buona esperienza sui dossier esteri”. Shultz ha poi aggiunto parlando della giovane democratica “é il ministro degli esteri di un grande paese industrializzato”.

Anche il Premier finlandese Alexander Stubb, ha espresso parere positivo sulla possibile nomina “Penso sia molto brava e competente. C’è molta gente brava e competente per la posizione di Alto Rappresentante. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra grandi e piccoli paesi, tra nord e sud, tra vecchi e nuovi paesi, tra paesi dell’euro e non. Dobbiamo anche trovare l’ equilibrio politico: in questo momento ci sono due ‘top jobs’ per il Ppe e tre per i socialisti”.

Negativo invece il parere del leader dell’Estonia Taavi Roivas “abbiamo bisogno di candidati con una buona esperienza. A questo aggiungo che deve avere un’adeguata comprensione della situazione della sicurezza, perché in Europa c’è un’aggressione militare in atto, da prendere seriamente. Ma serve anche un equilibrio geografico, tenendo conto di quei Paesi entrati a far parte dell’Ue dal 2004 in poi”.

A boicottare la candidatura c’è anche il Wall Street Journal. A tal proposito l’ditorialista Sohrab Ahmari ha commentato “la Mogherini parla del suo amore per i viaggi, il che denota una apertura mentale, qualità meritevole in un diplomatico. Solo che oggi la politica estera europea oltre all’apertura richiede una ferma leadership”

Avverso anche Elmar Brok, presidente della Commissione affari esteri al Parlamento europeo e consigliere della cancelliera tedesca Angela Merkel, che propone la francese Elisabette Guigou, la bulgara Kristalina Georgieva e il polacco Radoslaw Sikorski”.

Insomma bisognerà vincere la resistenza de 10-11 paesi secondo cui la titolare della Farnesina, sarebbe ancora inesperta.

L’altro nome in lizza , per la presidenza del Consiglio europeo, è quello della premier danese Helle Thorning Schmidt.

Angelino Alfano intanto ha commentato in toni asciutti la proposta di candidare Mogherini “Una cosa è certa: l’Italia è in grado di guidare la politica estera europea. Ogni stop o veto all’Italia sarebbe inaccettabile”..

Il pre vertice è caratterizzato dalla grande assenza del premier italiano, Matteo Renzi, trattenuto da impegni istituzionali Roma. Al suo posto ci sarà il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, mentre Renzi arriverà in serata per prendere parte al Consiglio in programma alle 20.

di Simona Mazza

foto: greenville.it

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