Umiliati dalla Slovacchia

Azzurri demotivati, senza forze e senza anima. La Slovacchia ci umilia con un bellissimo primo tempo ed un secondo tempo di contenimento e di opportunismo tattico. Quando a pochi minuti dalla fine sembrava ce la potessimo fare a pareggiare e a passare il turno è arrivato il terzo gol slovacco con Kopunek, appena entrato, che ci ha impietriti e… accompagnati all’aereoporto. Semplice ora sostenere che prima della partita siamo stati facili profeti nel dire che ci mancava un fuoriclasse che avrebbe potuto risolvere la partita in un momento di difficoltà ma la realtà era evidente già dal giorno delle convocazioni. L’aver volontariamente escluso grandi campioni ha creato una nazionale senza spina dorsale, molliccia e facile preda di avversari discreti ma ricchi di stimoli, umiltà ed energie. Facile ora per Lippi prendersi tutte le colpe ma la sua presunzione, nata probabilmente con l’eccezionale vittoria del 2006, è stata la causa principale di un’eliminazione annunciata. Il tecnico azzurro oltre a prendersi le colpe, che ci stanno tutte, oggi dovrebbe chiedere scusa a quelli che, in caso di vittoria, non avrebbero dovuto salire sul carro dei vincitori, oggi tristemente vuoto, e che invece, lungimiranti in tempi non sospetti, avevano capito che l’attuale nazionale non era da mondiali. Speriamo che con Prandelli, nuovo tecnico azzurro, uomo umile e allenatore concreto,  si possa ritornare a vedere una nazionale spumeggiante, impetuosa con classe e fantasia. 

Enzo Di Stasio

Foto (Ap): www.corriere.it

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