Solo un cuore puro e giovane può vedere Dio

bambina

È sempre molto suggestivo leggere il racconto della Passione di Gesù nella Domenica delle Palme, inizio della “grande settimana” durante la quale contempleremo il grandioso mistero della morte e risurrezione di Gesù. L’itinerario di Gesù ormai volge al termine; Egli è giunto a Gerusalemme (cfr Mt 21,1) e può, così, portare a compimento la missione affidatagli dal Padre, quella, cioè, di dare la vita per la salvezza dell’uomo. Gesù, dunque, entra glorioso in Gerusalemme e come ogni pio ebreo si reca verso il Tempio, il luogo dove Dio fissò la “dimora del suo Nome” (Dt 12, 11). Quante caratteristiche singolari possiamo contemplare nel Dio di Gesù Cristo: Egli si dà un nome; si fa invocare e pregare; si è reso visibile nel Figlio Gesù, rivelandosi quale Dio-con-noi. Giunto presso il Tempio, luogo privilegiato per l’incontro tra Dio e l’uomo, Gesù trova, invece, commercianti di bestiame e cambiamonete che hanno fatto del Tempio un luogo privilegiato per l’incontro tra l’uomo e il dio-denaro. Gesù si scontra con l’avidità dell’uomo e dinanzi ad essa non ricusa di alzare la voce, citando prima Isaia: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera” (Is 56, 7) e poi Geremia: “Ma voi ne fate una spelonca di ladri” (Ger 7, 11). Tutto ciò deve far pensare anche noi: siamo tutti consapevoli che l’avidità dei beni temporali è idolatria? E gli idoli non occupano anche gli spazi della nostra fede? Approfittiamo di questi giorni Santi e lasciamoci purificare dal Signore, permettendoGli di togliere via da noi e dalla Chiesa tutto ciò che è contrario al suo nome. Ma riflettiamo ancora. Nel corso del processo a Gesù alcuni falsi testimoni Lo accusano di “distruggere il tempio e di ricostruirlo in tre giorni” (Mt 26, 61). Non è Gesù che distrugge il tempio ma la cattiva condotta dei credenti quando sposa le opere del male, trascurando la cultura della vita inaugurata dalla Pasqua di Cristo. è Gesù il “nuovo tempio”, il nuovo edificio che accoglie l’amore di Dio di cui l’uomo peccatore ha estremamente bisogno per lavarsi, purificarsi, salvarsi. Solo da un cuore puro, infatti, scaturisce la lode. E al Signore è particolarmente gradita la lode dei bambini che oggi rende omaggio a Gesù proclamandoLo quale “Figlio di Davide” e, quindi, Re. (Mt 21, 14s). Per incontrare Dio, carissimi, dobbiamo rispolverare il nostro cuore di bambini perché solo un cuore puro, e quindi, giovane, può vedere Dio. Abbandoniamo, carissimi, ogni sorta di pregiudizi sul nostro prossimo; deponiamo le vesti dell’iniquità; scrolliamoci dagli interessi che ci rendono schiavi di un mondo che non ci appartiene; diveniamo, infine, operatori di pace così quella palma che tra noi oggi distribuiremo sarà vero simbolo della vittoria di Cristo sulle opere del male. Accogliamo il nostro Re e a partire da Lui solo costruiamo il suo Regno di pace. Amen.

Fra Frisina

Foto: mariodomina.wordpress.com

 

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