L’Associazione Nazionale Magistrati è decisa a dare il via alla mobilitazione contro la riforma costituzionale della giustizia. Un provvedimento approvato all’unanimità dall’associazione in un documento in cui si esprime la contrarietà alla riforma che, a detta dei magistrati, “provoca una netta alterazione nell’equilibrio dei poteri attraverso un rafforzamento del controllo della politica sul sistema giudiziario, in netto contrasto con la Costituzione del 1948”. La conseguenza più grave ed attesa è che sarà la politica ad indirizzare le indagini della polizia giudiziaria, non più sotto le disposizioni della magistratura. Il Presidente dell’Anm, Luca Palamara, ha invitato tutti i colleghi a mobilitarsi, ma ogni iniziativa sarà formalizzata dopo l’incontro di una delegazione della giunta con il Presidente della Repubblica in programma il 5 aprile. Questo incontro, secondo Palamara, è segno di credibilità per tutta la magistratura. Il Ministro Alfano continua, però, a difendere la riforma ribadendo che “non è contro i magistrati, ma è necessaria, per questo andiamo avanti. Non riformare la giustizia è un’omissione di soccorso verso i cittadini. Se non facciamo nulla la situazione non può che peggiorare, bisogna intervenire”.
di Redazione
Foto: atuttadestra.net
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