Processo contro il dottore di Michael Jackson

Terzo giorno di udienza preliminare per la morte di Michael Jackson e tutte le testimonianze sembrano colpevolizzare il dottore di “fiducia” del cantante, Conrad Murray. La guardia del corpo di Jackson, Alberto Alvarez, ha riferito che il dottore quel giorno lo convocò nella camera da letto di Michael dicendo che qualcosa era andato storto e gli chiese di gettare tutti gli strumenti medici utilizzati, prima di chiamare gli infermieri. L’immagine di Michael Jackson sul letto, con gli occhi spalancati, un tubo in bocca e un catetere urinario preoccupò non poco la sua guardia del corpo che chiese più volte al dottore che cosa fosse successo, ma la risposta era sempre la stessa: “Ha avuto una reazione negativa”. Determinante è stata anche la testimonianza di un paramedico che ha soccorso il re del pop. Quest’uomo ha riferito che il dottore non avrebbe ammesso di aver somministrato Propofol, un anestetico molto potente usato in sala operatoria, ma aveva detto ai soccorritori di aver dato solo farmaci contro la disidratazione. Ascoltate tutte le testimonianze, il Tribunale di Los Angeles dovrà decidere se il dottor Murray sia colpevole, in tal caso rischia fino a quattro anni di carcere.

di Redazione

Foto: hollywoodgo.com

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