Omeopatia: sempre più diffusa, ma senza legge adeguata

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I prodotti omeopatici sono sempre più diffusi; nati oltre 200 anni fa, adesso 3 europei su 4 dichiara di conoscere cosa sia l’omeopatia e di questi il 29% ( circa 100 milioni) usa prodotti omeopatici. In Italia sono 11 milioni le persone che approvano e preferiscono curarsi con farmaci omeopatici; tra il 1995 ed il 2005 il numero di tali farmaci venduti nel nostro paese è cresciuto del 60%. Purtroppo non esiste ancora in Europa una normativa adeguata che regoli il commercio di questi prodotti. Lancia l’allarme Omeoimprese, l’associazione italiana delle aziende produttrici di medicine omeopatiche, che ha segnalato che non esiste una legge adeguata che gestisca il commercio di tali prodotti, anche se la lunga esperienza e i numerosi studi, dimostrano che i prodotti omeopatici sono sicuri e solo raramente si manifestano lievi effetti collaterali. Oltre al fatto che sono prodotti poco costosi, o comunque meno dei farmaci tradizionali. L’errore che è stato commesso, è stato quello di tentare di assimilare i farmaci omeopatici al sistema giuridico valido per quelli tradizionali. Il Ministro Ferruccio Fazio, intervenuto nella conferenza “Margherita incontra”, un incontro sull’omeopatia svoltosi a Roma, ha annunciato il proposito di voler creare, con l’Aifa, una classe di registrazione specifica per farmaci omeopatici, come previsto dalla normativa direttiva europea. L’obiettivo di tale iniziativa è di raggiungere e dimostrare la totale sicurezza (oltre alla trasparenza) del farmaco. Tra breve tempo, in Europa, arriverà il primo prodotto omeopatico registrato con il mutuo riconoscimento, procedura fino ad ora riservata solo a farmaci tradizionali. L’importante è raggiungere una conduzione ed una legislazione comune per tutti i Paesi.

di Redazione

Foto: dietazona.com

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