Napolitano: “Se i partiti saranno di nuovo sordi ne trarrò conseguenze”

ITALY-VOTE-PRESIDENT-NAPOLITANOGiornata straordinaria quella di oggi per Giorgio Napolitano, ha sottoscritto l’atto di dimissioni dalla carica di presidente, ruolo assunto il 15 maggio del 2006 e ha poi prestato giuramento per la seconda volta declamando “Non prevedevo di tornare in Aula per giurare di nuovo”. Ha poi precisato che a inficiare l’elezione del Presidente della Repubblica sono state le  “Convenienze, tatticismi e strumentalismi. E partiti incapaci di rinnovarsi”. Napolitano ha precisato “Se i partiti saranno di nuovo sordi ne trarrò conseguenze”. Ha infine definito la sua rielezione  “legittima ma eccezionale”.

Ricostruiamo l’intenso pomeriggio:

Alle 16.49 Napolitano, scortato dai corazzieri in motocicletta ha lasciato il Quirinale, come annunciato dal suono della campana di palazzo Montecitorio. Dopo essere arrivato a Montecitorio, è stato accolto dai presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso.

Alle 17 Berlusconi è arrivato a Montecitorio per partecipare alla cerimonia di insediamento . Presente anche Franco Marini: il candidato alla presidenza della Repubblica che non ha raggiunto il quorum, assiste al discorso di Napolitano seduto in tribuna.

Napolitano ha esordito declamando  “Apprezzo  il segno di  rinnovata fiducia”, poi ha prestato giuramento “giuro di essere fedele alla Repubblica”.

Il suo messaggio è stato abbastanza chiaro e rivolto a trovare intese “tra forze” politiche varie, necessarie a risolvere i problemi del paese, più che i personalismi egoistici- “il clima da scontro elettorale va cambiato” -ha affermato con un tono perentorio.  Un Napolitano commosso ha altresì ribadito che il “nuovo governo dovrà avere la maggioranza delle Camere”

Il presidente non ha risparmiato poi stilettate a destra e a manca, tra cui le “le mancate riforme sulla seconda parte della Costituzione”  e l’ “Imperdonabile mancata riforma elettorale del 2005″

Il discorso è stato applaudito da tutti tranne che dai rappresentanti del M5s che hanno incrociato le braccia e non si sono alzati in piedi.

“Apprezzo l’impegno con cui il movimento largamente premiato dal corpo elettorale come nuovo attore politico-parlamentare ha mostrato di volersi impegnare alla Camera e al Senato, guadagnandovi il peso e l’influenza che gli spetta: quella è la strada di una feconda, anche se aspra, dialettica democratica e non quella, avventurosa e deviante, della contrapposizione tra piazza e Parlamento”.

Ecco alcuni punti del suo mandato:

1) “Aiuto a Mezzogiorno”

2)“Affrontare il problema della disoccupazione giovanile”

3)“Grande attenzione a nuove pulsioni eversive”

4) “Lavoro dei Saggi serio: occorre passare ai fatti”

di Redazione

foto: corriere.it

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