Mps: proseguono le indagini, scontro Bersani – Monti

mpsLa procura di Siena prosegue le sue indagini sulla vicenda Mps ascoltando ieri, in un interrogatorio durato circa 4 ore e mezza, il banchiere Ettore Gotti Tedeschi sull’acquisizione di Antonveneta.

In seguito alla fuga di notizie sul quadro accusatorio la procura di Siena ha poi precisato in una nota: “Considerata l’infondatezza delle notizie circa le iniziative che questa Procura della Repubblica sarebbe in procinto di adottare con riferimento alle indagini relative alla banca Monte dei Paschi di Siena”il procuratore “rende noto che sta valutando lì’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio, trattandosi di società quotata presso un mercato regolamentato nazionale”.

Anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti “per il reato di manipolazione del mercato e per altre ipotesi di reato” si precisa in una nota nella quale veniva spiegato anche che: “Sulla base delle acquisizioni questa Procura valuterà nei prossimi giorni se proseguire negli accertamenti o se trasmettere gli atti alla procura di Siena (peraltro già destinataria di atti provenienti dalla procura di Milano) ufficio con il quale sono stati già presi opportuni contatti”.

Il Tar del Lazio, su richiesta del Codacons, ha invece convocato per sabato 2 febbraio  il D.g. Fabrizio Saccomanni, e il Responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Luigi Signorini (o di un loro delegato) per acquisire “documentati chiarimenti” in ordine al via libera ai Monti-Bond per Mps che proprio il Codacons chiede di annullare.

Intorno alla vicenda Mps si scatena la politica: “Sono stato accusato di presiedere un governo di banchieri – ha affermato Mario Monti – ma ho vietato le presenze incrociate nei cda di banche e compagnie assicurative concorrenti”, “un passo concreto per arginare la commistione politica-finanza, che ho già definito una brutta bestia. Teniamo i partiti lontani dalle banche”. Affermazione cui Bersani ha prontamente risposto con un: “Io aggiungo: via i banchieri dai partiti”.

Anche Berlusconi si esprime sulle parole di qualche giorno fa di Bersani che aveva affermato “se ci attaccano su Mps ci sbraniamo”: “Non ho paura di essere sbranato – afferma il Cavaliere – prendo atto che la politica di chi ha radici nel vecchio Pci è sempre fatta di minacce. Bersani ha la faccia tosta tutti sanno che Mps appartiene al comune di Siena che da 60 anni è governato dalla sinistra e che 13 su 15 consiglieri del Montepaschi sono di nomina da parte della sinistra”.

Secondo Bersani invece si tratta di un “polverone” scatenato dalla destra, la vicenda riguarda infatti solo la ”struttura manageriale e direzione di quella banca” pertanto ”semmai verrà fuori un altro tema che e’ quello del rafforzamento dei meccanismi di controllo”.

di Redazione

foto: tg24.sky.it

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