Monti parla dai microfoni di Sky tg24

monti_sky_senato--400x300Monti parla di microfoni di Sky tg24 negando la presenza di una intesa con Abc per non candidarsi: “Non c’era alcun patto, io stesso pensavo di non candidarmi perché pensavo non necessario farlo. Ero ottimista sul fatto che il paese continuasse di per sé nella direzione delle riforme ma ho visto molte preoccupazioni nell’economia italiana e all’estero”.

A spingerlo alla candidatura sarebbe stato il voto di sfiducia del Pdl e le parole di Alfano: “La decisione” di ‘salire’ in politica “la stavo covando prima e quel voto mi ha rafforzato nel convincimento” ed i primi a venire a conoscenza della decisione sarebbero stati “i miei due presidenti: quello della Repubblica e quello di casa mia”.

Riguardo all’Imu “è frutto del precedente governo” afferma, che si era impenato a reintrodurla negli accordi con l’Ue senza specificare se colpisse anche la prima casa. Sul tema gli risponde lo stesso Alfano sempre dai microfoni di Sky tg24: “L’unica cosa che coincide tra l’Imu introdotta da noi e quella introdotta da Monti è il nome. Noi la facevamo partire dal 2014, escludeva la prima casa, ed era senza rivalutazione rendita catastale”. Parla inoltre, il premier uscente, della possibilità di ridurre l’Irpef e congelare l’Iva a luglio riducendo la spesa pubblica.

Stangata nei confronti di Berlusconi: “Occorre fare molta attenzione con le promesse fiscali. La pressione fiscale va ridotta ma non vanno fatte promesse non mantenibili” e questo fu il motivo per cui rifiutò la candidatura a ministro dell’Economia dopo Tremonti: “Gli dissi che avrei anche potuto ma che nel breve non c’era modo di ridurre l’Irpef come aveva promesso”.

Le candidature della sua lista saranno ufficializzate in settimana, “Ho pensato di dover promuovere lo sforzo della società civile accanto a politici, ben filtrati quanto a rigore di comportamento, per sprigionare l’energie di questa che si era completamente separata dalla politica” e riguardo alla questione della lista unica alla Camera ha aggiunto: “Non ho subito un diktat ma sono convinto che sia meglio così, poi mi sa che le forze politiche hanno avuto la sorpresa non gradita che il riferimento del mio nome poteva andare solo ad una lista”.

L’azione del governo, secondo Monti, è stata frenata a fasi alterne sia dal Pdl che dal Pd: “un freno particolare del Pdl, come c’è stato sul mercato del lavoro da parte del Pd”, sul tema interviene subito Angela Finocchiaro: “Monti conosce bene la lealtà del Pd nel sostenere il suo esecutivo. E anche sulla riforma del lavoro il nostro sostegno, anche se noi avremmo fatto scelte diverse, non è venuto meno. Non abbiamo mai ricattato l’esecutivo. Ben altri sono stati gli ostacoli all’azione del governo Monti venuti dal Pdl”.

Alle accuse di rappresentare il mondo dei banchieri in politica risponde: “Il Governo Berlusconi era contro la tassazione delle transazioni finanziarie. Germania, Francia e altri la volevano e l’Italia la bloccava. Io ho cambiato la posizione dell’Italia e adesso si sta facendo questa cosa in Europa. Il nostro Governo ha introdotto una cosa che ha dato molto fastidio ai banchieri: ha vietato che le stesse persone sedessero nei cda di banche e assicurazioni concorrenti”.

Berlusconi dal Giornale dell’Umbria risponde: “si è messo insieme a dei compagni di viaggio a dir poco inaffidabili e la sua lista é stata messa in campo per portare voti alla sinistra sotto mentite spoglie” e aggiunge: “Una cosa immorale contro la quale è mio dovere battermi”.

di Redazione

foto: adnkronos.com

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