Ricordo personalmente quando Paolo è arrivato nella loro già numerosa famiglia, 8 anni fa, proprio poco prima di Natale, e di come Giorgio mi raccontava il tutto con un misto di euforia e preoccupazione. Ero certo che prima o poi ci avrebbe scritto su qualcosa e, a quanto pare, ci siamo.
E’ uscito in questi giorni, sulla piattaforma Amazon, il nuovo libro di Giorgio Gibertini intitolato “Lo sai che Paolino ha due papà? – Una Piccola Storia di Affido Familiare” e col mio amico ci scambiamo due chiacchiere su questo testo partendo dal titolo:
Giorgio, un titolo volutamente ambiguo che ha provocato qualche perplessità. Come mai questa scelta?
Enzo ti ringrazio della domanda. Lo voglio dire qui una volta per tutte. E’ nato prima il titolo e poi il libro se vogliamo. Che cosa intendo dire. Anni fa, per una piccola operazione con Paolo, eravamo con lui io, genitore affidatario e suo padre biologico e Paolo, nonostante la tenerissima età è stato bravo a chiamare me Babbo (come mi chiamano gli altri figli) e lui Papà. Su questo fatto, inevitabile ad un certo punto del percorso di affido, si regge un po’ l’equivoco, se così vogliamo chiamarlo, che scatena la curiosità dei bambini e degli adulti attorno a Paolino, protagonista del libro liberamente ispirato al nostro figliolo”.
Ma quindi tutto il libro racconta della vostra storia di affido?
No, non c’è quasi nulla della nostra storia di affido perché non volevamo mettere in risalto il nostro SI ma stimolare qualche nuova coppia ad avvicinarsi a questo mondo. Ci sono tantissimi bambini che hanno bisogno di una famiglia, abbiate coraggio di prendere informazioni, provateci. Il libro parla di affido col linguaggio dei bambini. Per parlare di questo tema, complesso, ho volutamente usato un linguaggio semplice. Spero che sia uscito un buon lavoro.
Il libro, quindi, non è solo una storia da leggere ma anche un’opera interattiva, giusto? Per che fascia d’età va bene?
Quando ho parlato con mia moglie Sara di questo ci siamo detti: dai 4 anni in su. E’ una bella (spero) storia da leggere e ci sono tanti giochi interattivi da fare assieme, genitori e figli, alcune pagine a righe da far riempire ai vostri bambini e delle belle illustrazioni da sfogliare. Ringrazio qui volentieri Nonna Ale e Paolo Velonà che mi hanno aiutato a completare il mio lavoro”.
Ma quindi se uno vuole avvicinarsi al mondo dell’Affido che cosa deve fare?
Anche questo viene spiegato nel libro. Le ultime pagine sono dedicate alla Associazione Arlaf presso la quale noi ci siamo appoggiati nel nostro percorso in preparazione dell’Affido frequentando uno dei vari corsi che vengono proposti, a coppie, famiglie, single, durante l’anno. Unico requisito: avere un po’ di Amore a disposizione. Il resto è questione di organizzazione.
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