Il teatrino della scena politica non ci lascia mai soli. E poi ci dicono che i reality show sarebbero di “basso livello”, sarebbero…uso il condizionale perché i nostri politici sono un reality show permanente, cento ne pensano e cento ne dicono, il grande fratello ci fa un baffo. E l’isola dei famosi? Sì io, li manderei tutti lì in un’isola sperduta, senza stipendi e agevolazioni ma soprattutto senza telecamere. Eh sì perché la telecamera sembra essere “ il potere” senza se e senza ma. Senza la telecamera chi li ascolterebbe? Pochi o forse nessuno. Il teatrino si apre attraverso dei video messaggi che cripticamente contengono altri messaggi subliminali. Prima si parte con i “me ne vado “, poi con “elezioni subito” ancora “ se avessi responsabilità mi dimetterei”, Cosa odono le mie orecchie?! Responsabilità?! Ma quelli del teatrino sanno almeno cosa vuole dire responsabilità? Io nutro seri dubbi a riguardo. Per non parlare poi delle ritrattazioni e dei ritorni!?! Dopo una figuraccia, si ritratta sempre tanto la gente a quanto pare è stolta dimentica subito e in fretta. E poi ci sono anche gli slogan rispolverati con annessi di termini poco ortodossi associati ad acronimi. Sì, il solito vecchio S.P.Q.R preso di mira così “ alla carlona”, tanto per dar fiato alle trombe, anzi alla bocca. Che poi, alla fine la storia di Roma ce la siamo studiata tutti, e tutti sappiamo i nomi dei sette re di Roma, per non parlare poi della lingua latina che alcuni dei nostri protagonisti politici- teatranti usano perché fa chic, poi però se uno tentasse di chiedere cos’è il caso ablativo, ci verrebbe da ridere. E allora, case a Montecarlo o no, acronimi rispolverati e massacri che devono in qualche modo concludersi, il teatrino ad oggi chiude il sipario. Ma dietro la tendina attenzione pubblico, c’è sempre qualche sorpresa nascosta!
Laura Moiana
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