Lampedusa: proteste degli abitanti e trasferimento di parte degli immigrati

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La situazione a Lampedusa è tesissima e questa mattina i cittadini hanno occupato l’aula consiliare del Comune chiedendo, attraverso cartelloni e slogan vari, l’immediato trasferimento degli oltre 6000 profughi che stanno occupando la loro isola, precisando che “Non è razzismo, è sopravvivenza”. A preoccupare i lampedusani sono soprattutto le condizioni igienico-sanitarie perché, oramai, si trovano escrementi umani in ogni angolo della strada. Circa 1350 migranti sono stati trasferiti in altri centri di accoglienza in Italia: 6 aerei hanno trasportato 550 persone e altre 800 si sono imbarcate su una nave civile; inoltre la nave della Marina Militare, la nave San Marco, ne ha portati ben 500 in una destinazione non rivelata.  Alcuni vanno e altri vengono: 454 sono sbarcati nella notte (poco prima di mezzanotte), tra cui molte donne e bambini, provenienti soprattutto dall’Eritrea e dalla Somalia. Per poco non si è sfiorata una tragedia perché, a 50 metri dalla riva, il barcone ha rischiato di affondare, ma tempestivo è stato l’intervento della Guardia Costiera che ha rimorchiato a riva la barca con tutti i passeggeri sani e salvi. Dopo circa un’ora sono giunti altri 149 tunisini e alle 3:30 circa ancora 115. Domani si svolgeranno due importanti riunioni: alle 11 il Consiglio dei Ministri che avrà come punto prioritario l’accordo con la Tunisia e alle 17 la Conferenza Unificata in seduta straordinaria per discutere dell’emergenza umanitaria e dell’immigrazione dai Paesi del Nord Africa.

di Redazione

Foto: rosariocrocetta.com

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