La teoria gender, dibattiti e allarmismi

teoria-genderDa qualche mese in Italia, soprattutto tra genitori di figli in età scolare, c’è molta preoccupazione per l’ingigantirsi di una teoria denominata gender che sembrerebbe imporsi nella nostra società e soprattutto nei dibattiti scolastici tra docenti e genitori.

Questa teoria si basa su un’idea secondo cui, attraverso la riforma del sistema di istruzione nazionale, approvato qualche mese fa dalla Camera dei Deputati, imporrebbe agli studenti un orientamento sessuale senza differenze di genere. Cioè, proclamerebbe l’assoluta uguaglianza tra maschi e femmine, insegnando in classe, tra le altre cose, anche la pratica della masturbazione.

La notizia è stata categoricamente smentita dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini la quale, Intervistata all’inizio dell’anno scolastico da Radio24, ha voluto precisare che “Chi ha parlato e continua a parlare di teoria gender in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola compie una truffa culturale e voglio dire con chiarezza che ci tuteleremo con gli strumenti adeguati”.

Sul tema, netta e inequivocabile è la posizione di Papa Bergoglio, che nella primavera scorsa durante l’udienza del mercoledì disse: «Mi domando se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i 
credenti».

Inoltre, secondo il diacono Girolamo Furio « La teoria del gender è una idea che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori scritti nel corpo, ma che gli uomini e le donne sono uguali da ogni punto di vista; c’è quella differenza morfologica, ma non conta niente. Invece la differenza maschile / femminile è una differenza esclusivamente culturale, cioè gli uomini sono uomini perché sono educati da uomini, le donne sono donne perché sono educate da donne. Se non ci fossero queste costruzioni culturali non ci sarebbero differenze tra donne e uomini e il genere umano sarebbe fatto di persone uguali. In tal modo la sessualità viene dissociata dalla personalità, non viene naturalmente connessa con la costruzione di una persona». (www.vicariatusurbis.org)

Di idea opposta è Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete trasversale italiana per i Diritti Civili, secondo il quale “La teoria del gender è un’invenzione, non ha alcuna attinenza con le battaglie dei movimenti per i diritti civili e le libertà, è un neologismo coniato oltreoceano e oggi importato in Europa dai gruppi dell’estrema destra politica e dalle reti del cattolicesimo reazionario. Io sono contro questa teoria, – sostiene Mancuso – dietro cui si nascondono gli istinti più biechi di voler discriminare le donne, i gay, le lesbiche, le/i transessuali. Da tempo in Italia si agitano nelle scuole, senza che vi sia una reazione da parte del governo, opuscoli e chiamate a raduni per spiegare l’ideologia del gender. Sono in attesa che questi esperti dell’enorme bufala accettino un confronto pubblico con chi non ha dubbi rispetto al proprio sesso e/o identità sessuale”.

Il tema, come si può evincere dal parere degli illustri commentatori citati, è sentito e continua ad essere di attualità. Tant’è vero che il dibattito è ancora vivo nelle scuole di ogni ordine e grado, nonostante siano passati diversi mesi dal momento in cui il caso è entrato a far parte del dibattito della società.

A nostro modo di vedere, pur riconoscendo l’importanza dell’argomento in questione e l’eventualità, secondo alcuni, di una educazione troppo libertina, la discussione suscita nella collettività un allarmismo esagerato.

Chi scrive è per la libertà d’espressione delle proprie preferenze sessuali, per la parità dei diritti civili di ciascun individuo, di qualsiasi etnia e religione e per il riconoscimento delle coppie di fatto ma, allo stesso tempo, è a favore della famiglia tradizionale e pertanto contrario all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali. A mio modesto avviso, i bambini devono avere un padre e una madre di sessi opposti.

Credo si possano fare cambiamenti in ogni settore e prendere il meglio dalla ricerca scientifica ma non si possa violentare e soprattutto trasformare l’origine della natura.

di Enzo Di Stasio

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