Intervista con l’autrice Patrizia Debicke

_Patrizia Nebbia Gialla (2)Patrizia Debicke van der Noot è nata a Firenze. Praticamente bilingue ha terminato i suoi studi in Francia. Esperienze lavorative e imprenditoriali diverse, prima del passaggio alla scrittura.

Ha al suo attivo romanzi, gialli, thriller e thriller storici d’avventura:

Una foto dal passato (tradotto in francese), Ritratti di matrimonio – La saga dei Corgyll, Il dipinto incompiuto (tradotto in tedesco), La tigre di Giada, Una seconda vita, Il gioco dei Menù. Con Corbaccio/GeMS ha pubblicato: nel 2007 L’oro dei Medici, nel 2008 La gemma del cardinale e nel 2010 L’uomo dagli occhi glauchi (secondo premio assoluto al IV Festival Mediterraneo del giallo e del noir di Sassari). Suoi racconti sono inseriti in svariate antologie.Layout 1

Ha una figlia nata dal primo matrimonio. Lussemburghese dal 1985, dal 1996 risiede a Clervaux (Lussemburgo) con il secondo marito, ma trascorre lunghi periodi in Italia.

Fa parte della redazione di MilanoNera web press. Membro della giuria di qualità del Premio Nebbia Gialla. Collaboratore editoriale di Writers Magazine (rubrica Lo scaffale della storia) e MenteLocale quotidiano online. Tiene corsi di scrittura per MilanoNera, Narrazioni Arezzo, conferenze storiche per il FAI, e circoli letterari.

Il 10 marzo 2012, nel corso del IX Premio Europa a Pisa per La narrativa gialla e noir al femminile, ha ricevuto il Premio alla carriera.

Nel settembre del 2013 è stato pubblicato il suo nuovo giallo storico, La Sentinella del Papa, Todaro Editore. Nel gennaio del 2014 è uscito il thriller noir Il ritratto scomparso, Melino Nerella Editore.

L’abbiamo intervistata per inliberta.it

  1. E’ molto difficile scrivere un triller storico per la grande conoscenza che si deve avere del periodo prescelto. Atmosfere, scenografie, costumi e linguaggio. Molti dei tuoi romanzi storici sono ambientati nel Rinascimento, come lo hai scelto e perché?

Difficile cercare di scriverlo bene e difficilissimo far restare la storia sullo sfondo. Primo irrinunciabile dogma: questo è un romanzo e non un saggio! La conoscenza del periodo è indispensabile, visto che non nasciamo con la scienza infusa e io per fortuna amo quell’epoca, ma poi sotto a “leggere e cercare”, e alla fine l’unica vera spinta è la curiosità di frugare un po’ dappertutto senza tirarsi mai indietro. E magari avere il colpo di fortuna di trovare qualcosa che fa scattare un certo click. Il Rinascimento, con l’avvento dell’era moderna mi affascina perché è l’epoca che ha visto la maggior “rivoluzione” culturale e di costume. Dal buio del medio evo si passa di botto allo splendore e alla straordinaria cultura della corti rinascimentali, allo sfolgorante potere delle signorie, corredate da alcune scoperte eccezionali. Un periodo che ha visto sfrenate ricchezze, abissi di aberrazione, terribili scontri religiosi, ma contemporaneamente ha portato a toccare vette di conoscenza e sapere. C’è solo da pescare a piene mani.

  1. Molti scrittori quando costruiscono un personaggio si rifanno ad un amico, un collega, un attore. Osservo le copertine di alcuni tuoi romanzi: alcuni prendono spunto da un quadro, a volte narrando la storia del personaggio (come ne L’uomo dagli occhi Glauchi) a volte rendendo la tela protagonista della storia (come nel racconto Il segreto di Velasquez), Come scegli i tuoi personaggi?

A me i dipinti servono. Sono a doppio, triplo, quadruplo uso. Personaggio da immaginare, epoca, costume, arte, ma per i personaggi spesso mi creo in testa un’immagine reale di quello che vorrei e poi ci convivo, quasi fosse uno di famiglia. Ne L’Uomo dagli occhi glauchi ha giocato il mistero, Per La Sentinella del papa la scoperta della storia del più antico corpo militare al mondo, per La congiura Philippe le Bon la straordinaria personalità di Jan van Eyk e per Il segreto di Velasquez, il piacere dell’intrigo raffinato, ecc. ecc. Nel mio Il ritratto scomparso invece ho scelto come coprotagonista una grande ritrattista.  

  1. Il protagonista de LA SENTINELLA DEL PAPA è un ufficiale della Guardia Svizzera pontificia, Julius von Hertenstein. Un libro con molti ingredienti interessanti: un vescovo che viene ucciso mentre è in compagnia di una cortigiana, omicidi ricorrenti e tecniche di investigazione deduttiva che tengono avvinto il lettore. Rivedremo Julius in una nuova avventura? PD- Sentinella del Papa

 Mi piace il mio svizzero. Il soldato letterato “troppo intelligente”, un combattente preparato, un investigatore acuto, la “Sentinella” di Giulio II, il papa guerriero. Ho costruito il personaggio pensando ad almeno due storie su di lui e infatti tornerà al più tardi a settembre del 2015, spostando il suo raggio di azione a Bologna

Per capirci: Giulio II è il papa protettore del Bramante, Michelangelo e Raffaello.  

  1. Se potessi disporre della macchina del tempo in quale dei tuoi romanzi ti faresti proiettare? E perché?  

Sono incerta tra La Sentinella del papa e l’Uomo dagli occhi glauchi. Amo la prepotenza di Giulio II. Gli dobbiamo tanti capolavori e un unitario stato della chiesa che ha tenuto fino ai Savoia. Mi dà sicurezza. Ma anche L’uomo dagli occhi glauchi che ostenta la magnificenza del Rinascimento con Venezia, Roma e l’Inghilterra di Enrico VII ed Elisabetta. E poi ammiro la determinazione dei Farnese. Devo tirare la moneta.

Direi che possiamo fare un’eccezione concedendoti una vacanza in tutti e due i periodi.  

  1. Quale dei tuoi romanzi vorresti vedere sullo schermo di un cinema? Ci fai un po’ di casting? Magari anche utilizzando l’arte…  

Tutti! Comunque credo che potrebbero reggere bene una coproduzione internazionale sia La Sentinella che L’uomo dagli occhi glauchi con i suoi carnevali (il veneziano e il romano) dell’epoca. Pensando a L’uomo dagli occhi glauchi e a un casting squisitamente italiano vedrei in veste del gentiluomo inglese Raoul Bova, nella parte del giovane cardinale Farnese, Marco Bocci o Daniele Pecci, in quella di Angela: Valentina Corti. Il mio suggeritore è Tiziano. Che vedrei interpretato da Umberto Orsini o dal geniale Gigi Proietti.  

  1. In Italia ci dicono che ci siano molte persone che scrivono e poche che leggono. Un consiglio alle scrittrici esordienti.

Essere crudeli con se stesse e poi solo un altro: leggere, leggere, leggere.  9788867755394-il-segreto-di-velasquez

Ora qualche domanda stile Le Jene:

  1. Ultimo libro letto

Peste di Alfredo Colitto e 1177 a.C Il collasso della civiltà di Eric H. Cline

  1. Ultimo film visto

Il giovane favoloso. Scenario spettacoloso film prolisso.

  1. La tua vacanza ideale

Scozia.

  1. La tua ultima vacanza

Amsterdam e l’Aia.

  1. Le 3 cose che guardi in un uomo

Occhi, sorriso ed educazione-

  1. Le 3 cose che non sopporti in un uomo

Maleducazione, esibizionismo, maschilismo.

  1. Biondo o moro?

Non ho preferenze. C’è altro che conta.

  1. Slip o boxer?

Rigorosamente boxer.

  1. La cosa più folle che hai fatto con un uomo

Attaccargli il morbillo.

  1. La cosa più folle che hai fatto in generale (fra quelle che si possono raccontare)

Viaggio Milano Clervaux in macchina (820 KM), durante la tempesta di neve che ha messo in ginocchio l’Europa. Durata viaggio oltre 19 ore. Conoscevamo le previsioni in anticipo!!! Gli ultimi 60 Km tempesta di ghiaccio: velocità massima 30 all’ora.

O My God! E poi dicono che fare la scrittrice sia un mestiere tranquillo!

Grazie mille a Patrizia Debicke per la sua simpatia e disponibilità e la sua capacità di farci rivivere la storia con i suoi romanzi.  

di Patrizia Calamia

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