Il cervello quando cresce è come un computer, “riconfigura” il sistema

epigeneticNegli ultimi decenni, le ricerche di genetica hanno mostrato quanto siano importanti per la vita di un organismo non solo i geni, in cui sono codificate le informazioni per la sintesi delle proteine, ma anche i meccanismi che regolano l’espressione dei geni, attivandoli o silenziandoli. 

In un articolo, pubblicato su Science nell’agosto 2013, intitolato “ Global epigenomic reconfiguration during mammalian brain development”, a firma di Rayan Lister della  Genomic Analysis Laboratory, The Salk Institute for Biological Studies, La Jolla,  USA  con la partecipazione di  colleghi   australiani ed  europei,  gli autori hanno  dimostrato che  mentre il cervello  si sviluppa, il Dna delle sue cellule cambia per così dire ‘abito’: dalla nascita all’eta’ adulta si ha un continuo rimaneggiamento delle modificazioni chimiche che determinano l’accensione o lo spegnimento dei geni.

L’importante  studio, il primo che ha considerato questi meccanismi sull’intero genoma  di esseri umani dalla prima infanzia fino all’età adulta, ha dimostrato che un particolare tipo di metilazione, uno dei processi chimici cruciali per la regolazione genica, riguarda in modo specifico  i neuroni e viene progressivamente incrementato fino alla fine dell’adolescenza, quando la maturazione del sistema nervoso è avvenuta.

La ricerca si è concentrata  su di  una parte particolare del cervello, la corteccia cerebrale. Studiando il DNA delle cellule corticali i neuroscienziati hanno scoperto che durante la  crescita del cervello  avviene una continua riprogrammazione del genoma che è dato dal continuo rimaneggiamento delle modificazioni chimiche che accendono o spengono i geni che si chiama appunto “metilazione”. La Metilazione  è una  modificazione del DNA, cioè l’insieme dei meccanismi di regolazione dell’espressione dei geni. Recenti ricerche hanno messo in evidenza il probabile coinvolgimento della metilazione del DNA nell’insorgenza di disturbi come schizofrenia e la depressione.

Dunque  la ricerca  fa luce sui meccanismi neurobiologici alla base della plasticità cerebrale in funzione dell’esperienza. Questa mappa rappresenta un importante risultato come sostiene  Giuseppe Novelli, genetista dell’università di Roma Tor Vergata, perché permette di spiegare come l’ambiente modifichi l’espressione del nostro Dna, e la sua evoluzione nel tempo.

“I risultati del nostro studio dimostrano che la metilazione del DNA ha un ruolo cruciale nel plasmare le sinapsi, gli spazi comunicativi tra i neuroni”, spiega anche Manel Esteller, direttore dell’Epigenetics and Cancer Biology Biomedical Research Institute (IDIBELL), ICREA di Barcellona, professore di genetica all’università della stessa città e cofirmatario dello studio. 

 Dr. Gherardo Tosi

Psicologo Psicoterapeuta

00152 Roma

E. mail : tosighe@libero.it

Foto: liquidarea.com

 

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