I Fantastici 5

Come nella migliore tradizione americana i candidati entrano uno dietro l’altro e prendono posto dietro i loro leggii, il contesto è quello del Teatro della Luna, dove solitamente viene registrato X-Factor, e persino le luci in sala rimangono le stesse.

Così i “Fantastici 5”, come recita il fotomontaggio di apertura del sito del Partito Democratico, si presentano al confronto televisivo per le primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo 25 novembre (con eventuale ballottaggio il 2 dicembre) e alle quali potranno votare solo gli elettori iscritti all’Albo della Coalizione di Centro sinistra “Italia Bene Comune”.

Le regole stabilite da sky per il contraddittorio sono stringenti e i minuti a disposizione di ciascun candidato scorrono alle loro spalle a caratteri cubitali. Eppure, come di rado accade, il confronto non si è stavolta tramutato in scontro.

Quello che emerge è un sostanziale accordo su quasi tutti i temi toccati, salvo differenze di secondaria importanza, che lascia forse più sconcertati che convinti.

Moltissimi i temi toccati, sia Bersani che la Puppato sono concordi nel proporre un abbassamento delle tasse sui redditi medio-bassi controbilanciato da una patrimoniale. Vendola punta invece sull’abbattimento dell’Imu, mentre Tabacci propone un ritorno all’Ici. Anche Renzi appoggia l’idea di una patrimoniale ricordando tuttavia che in Italia sono solo 786 coloro i quali potrebbero essere tassati al 75%.

La discussione si sposta quindi sul tema della disoccupazione e della precarietà con una bocciatura unanime della riforma Fornero. Unanime anche la critica a Marchionn: “Voglio sapere che succede, se Fiat può interpretare capacità produttiva o dobbiamo guardarci attorno”, afferma Bersani.

Il confronto passa quindi al tema delle coppie di fatto, le posizioni divergono sulla possibilità di concedere l’adozione cui solo Vendola si mostra favorevole.

Renzi propone quindi un governo di 10 persone e il finanziamento all’Americana ai partiti, proposte che non trovano l’ accordo degli altri candidati che pur sostengono un abbassamento dei costi.

Tutti infine respingono l’idea di una coalizione con Casini.

Il confronto si chiude con l’appello di ciascun candidato agli elettori.

di Redazione

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