Joe Biden è il candidato ufficiale del Partito democartico

L’ex vicepresidente Joe Biden ormai viaggia con il vento in poppa.

Il suo rivale Bernie Sanders ha definitivamente abbandonato la corsa alla Nomination, invitando i suoi elettori a votare per Joe Biden.

Ma nelle ultime ore per Biden è arrivato l’aiuto più importante, quello di Barack Obama.

Barack Obama ha sostenuto ufficialmente il suo ex vicepresidente, Joe Biden, martedì, confermando l’appoggio completo dell’establishment democratico verso la candidatura di Biden alla Presidenza degli Stati Uniti.

Lo ha fatto alla sua maniera, con quella capacità di comunicare che gli è valsa una vittoria alla Presidenza degli Stati Uniti (battendo nella corsa alla nomination del partito democratico Hillary Clinton) e poi quattro anni dopo alla sua riconferma.

Obama ha ribadito l’importanza del ruolo che deve avere una leadership che, in un momento cosi grave come quello della pandemia del coronavirus, deve appartenere non solo alle figure istituzionale locali, ma anche e soprattutto alla Casa Bianca. Importante sarà il ruolo dei governatori degli Stati. Joe biden, quindi,  per Obama è l’uomo giusto per fare quello che l’America si aspetta da un Presidente.

Obama rimane una figura incredibilmente popolare tra i democratici. Il suo ruolo è considerato fondamentale per la ricostruzione dell’unità del partito. Proprio per questo Obama in precedenza si era tenuto da parte rifiutando qualsiasi intervento pubblico sulle primarie del partito.

Ora può uscire allo scoperto elogiando il senatore del Vermont Bernie Sanders, l’ultimo rivale di Biden, che ritirandosi dalla competizione elettorale ha dato indicazione di votare compatti il candidato democratico.

Ovviamente qualcuno ha cominciato a malignare sul reale ruolo di Biden, se vivrà di luce propria, o verrà considerato come la longa manus di Obama. 

Un problema non da poco, soprattutto quando ci saranno i confronti televisivi con Donald Trump, fondamentali per la campagna elettorale negli Usa. Sarà li che Biden dovrà dimostrare tutte le sue capacità e imporre la sua immagine vincente per diventare presidente.

E chiaro che i punti caldi saranno la gestione sanitaria della pandemia, e su questo i democratici avranno dalla loro le proposte di riforma della sanità, il famoso Obamacare , ma anche come affrontare la crisi economica.

Ma il vero banco di prova saranno i rapporti internazionali in primo luogo con la Cina, che neanche troppo sommessamente viene accusata di essere stata la causa  dell’espansione della pandemia.

Donald Trump seppur in maniera confusa ha iniziato a muoversi, vedi le accuse all’OMS di aver protetto la Cina. Ritrovata l’unità del partito democratico da capire quali saranno le proposte per vincere le elezioni.

Al momento sembra tutto confuso. Non si sa nenache se si terranno le famose Convention.

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