Gualtieri – Raggi: era meglio quando si stava peggio?

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A Roma, Roberto Gualtieri ha sostituito Virginia Raggi nella veste di Sindaco. La seconda, durante il suo mandato, era stata criticata per non aver apportato cambiamenti sostanziali in città. A onor del vero, bisogna dire che neanche con la nuova Giunta in città si vedono miglioramenti significativi.

Le promesse di Gualtieri

Tenendo ben presente che gestire una città come Roma non è sicuramente una passeggiata e che le critiche dovrebbero essere sempre costruttive, ci limiteremo a esaminare alcune problematiche che, nonostante le promesse del Sindaco Gualtieri, ancora affliggono la città eterna. 

Ma facciamo un passo indietro. Nel corso degli ultimi 20 anni, Roma ha registrato un declino senza precedenti. Ogni nuovo sindaco ha scaricato gran parte delle responsabilità sul suo predecessore e promesso grandi cose eppure, puntualmente, non c’è mai stato quel salto in avanti che i cittadini si aspettavano. Il M5S poteva essere un punto di svolta. Il Movimento, composto da una stragrande maggioranza di “cittadini comuni”, sembrava essere realmente vicino al popolo. Tale convincimento, portò nel 2016 alla vittoria in Campidoglio di Virginia Raggi.

Con la sua elezione si pensava di poter realizzare il rinnovamento propagandato dal M5S ma, di fatto, la situazione di Roma non cambiò. La sindaca è stata accusata di incapacità e nel 2021 i cittadini romani hanno eletto il nuovo sindaco: Roberto Gualtieri (PD).

Già durante la campagna elettorale, Gualtieri aveva promesso una serie di azioni mirate al benessere della città e dei suoi abitanti. E così noi romani speravano che la Capitale venisse almeno ripulita dall’immondizia che trasborda dai cassonetti e ci auguravamo che i cinghiali tornassero a vivere nel loro habitat, piuttosto che passeggiare indisturbati per le vie della città. Speravamo in una rivoluzione ambientale sensata. Invece alle promesse non sono seguiti i fatti. 

Emergenza rifiuti, trasporti e ambiente

Dall’emergenza rifiuti alle risorse energetiche e idriche, dai trasporti al suolo e all’ambiente, non pare esserci alcun segno di cambiamento rispetto alla Giunta precedente e si procede sulla medesima strada verso il declino. 

Anche Gualtieri aveva promesso, all’indomani delle elezioni, che “puliremo la città entro Natale” e invece basta guardarsi intorno per vedere che continuiamo ad essere invasi dall’immondizia e dalle erbacce che fuoriescono dai marciapiedi. In questi giorni diversi volti noti (ultimo per apparizione Alessandro Gassman) stanno postando foto che mostrano tutto il degrado della Capitale. L’iniziativa ovviamente non ha fatto piacere al sindaco e all’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi.

Gli autobus delle linee Atac sono vetusti e sovraffollati, eppure, a fronte del disservizio, i biglietti molto probabilmente verranno aumentati a luglio.

Sono state realizzate piste ciclabili in vie strette e altamente trafficate (ad esempio in Via Pineta Sacchetti, direzione Policlinico Gemelli, dove si intralcia lo scorrimento veloce delle ambulanze). A che scopo? Non si sa bene, visto che non si vedono biciclette in giro e le ciclabili sono sempre deserte.

Stante la criticità dei trasporti, invece di lavorare per migliorare la circolazione dei veicoli, arriva la delibera 371/2022, fortemente contestata, che amplia la zona a traffico limitato ZTL. Un provvedimento che, seppur richiesto dalle normative europee per abbattere le emissioni (il 60% della diffusione di CO2 è prodotto dalle automobili e il 70% circa dei gas serra è generato dal trasposto su strada; è dunque necessaria una rivoluzione del trasporto), impone l’utilizzo di vetture moderne e danneggia tutti quei cittadini impossibilitati ad acquistare nuove automobili, ibride o elettriche.

Precisato questo, a seguito di una petizione, contraria alla delibera ZTL, firmata da oltre centomila cittadini, Gualtieri ha deciso comunque di edulcorare il provvedimento. Adesso spetterà ai tecnici dell’Arpa della Regione Lazio l’ultima parola.

Intanto sono state montate telecamere e segnaletica stradale in moltissime zone della Capitale. 

Doveroso puntualizzare anche che la delibera ZTL, a differenza di quanto annunciato dall’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, è tutt’altro che tecnica bensì politica. Scarica infatti esclusivamente sulla classe popolare e lavoratrice i costi della crisi ambientale. 

Concettualmente l’idea di equiparare Roma alle altre città europee con zone pedonali estese è lodevole ed è corretto avviarsi verso questa rivoluzione ambientale, ma crediamo sia necessario dare più tempo alla popolazione per adeguarsi al cambiamento e dare prima l’esempio con i mezzi di trasporto comunali. A nostro modesto avviso, il Sindaco dovrebbe prima di tutto sostituire i vecchi autobus e i camion della spazzatura, molto più inquinanti delle automobili private, obbligatoriamente revisionate ogni due anni, ma soprattutto potenziare le corse delle metropolitane e dei bus.

Cinghiali, gabbiani e topi in città

Il 2021 doveva essere, secondo le dichiarazioni di Gualtieri, l’ultimo anno con i cinghiali a Roma. In realtà, vediamo scorrazzare ancora famiglie di cinghiali in ogni angolo della città. E non sono gli unici animali a dominare la scena.

Gabbiani, topi, qualche volpe e addirittura un branco di lupi (Il Messaggero ne ha pubblicato una foto), si aggirano per Roma. In particolare i lupi si stanno avvicinando alle zone urbane. Temendo i loro assalti, i cinghiali si spingono sempre più all’interno della città, dove si sentono al sicuro e dove trovano facilmente cibo nei pressi dei cassonetti.

Neanche a Roma i giovani se la passano bene

Anche per le giovani generazioni le cose non si mettono bene a Roma. Il caro affitti, che ahimè interessa tutte le città italiane (con un aumento del 11,8% rispetto allo scorso anno), ha suscitato il malcontento  generale. In questi giorni, gli studenti universitari fuori sede hanno montato delle tende nei pressi degli atenei in segno di protesta. Pagare mediamente 500/600 euro per una stanza singola, per quello che dovrebbe essere il diritto allo studio, sta infatti costringendo molti ragazzi ad abbandonare gli studi. 

Per non parlare della richiesta dei documenti d’identità. Non c’è traccia della rivoluzione digitale che Vittorio Colao, l’ex ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale del governo Draghi, aveva preparato nei suoi piani grazie ai fondi del PNRR.  

A Roma, per richiedere un documento d’identità bisogna prenotarsi via app e i tempi di attesa sono lunghissimi. Anche se l’emergenza sanitaria Covid-19 è passata, è inutile recarsi agli sportelli perché senza appuntamento non c’è verso di ottenere risposte. Chi intende partire per una vacanza last-minute spesso deve rinunciare al viaggio.

Il Sindaco fa sapere che, in vista dell’estate, i cittadini potranno approfittare degli open day di ogni singolo municipio per richiedere la carta d’identità (cartacea in caso di viaggio con l’offerta last minute). Anche in questo caso la prenotazione dovrà essere fatta tramite la app del sito del governo italiano, ma i posti sono limitati. Che la fortuna assista chi ne ha bisogno.

Gualtieri e Raggi: il botta e risposta 

Intanto Gualtieri, anziché rispondere del suo operato, accusa la Raggi definendola “genio italico”.

Del canto suo, l’avvocatessa ha sferrato una pungente arringa contro il suo successore.

“Ho evitato di criticare il suo operato per un anno – scrive su Facebook – perché so bene quanto possa essere complesso amministrare Roma e credo sia giusto concedere tempo, quello che a me non è stato mai dato. Mi ha sorpreso ascoltare Gualtieri che si è impegnato in un inutile quanto bizzarro ragionamento su alleanze politiche, campo largo e amenità di fantapolitica cogliendo l’occasione per attaccarmi”. 

“Bus e differenziata, tornati indietro di 10 anni. Ha promesso la città dei 15 minuti per i trasporti – prosegue il post – ma nella realtà, al di là dell’inaugurazione dei 1000 bus che ha acquistato l’amministrazione guidata da me, le metro sono peggiorate, la Roma-Ostia è sempre ferma. La raccolta differenziata, sotto la sua guida, è peggiorata scendendo al 45,9% e sta anche togliendo la raccolta porta a porta, lanciata da Ignazio Marino e potenziata negli scorsi anni. Sta portando Roma indietro di 10 anni!”

Meglio allora Raggi o Gualtieri?  Ai posteri l’ardua sentenza.

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