Menopausa alla britannica

Vi capita mai di fermarvi davanti ad un giornalaio a guardare le copertine delle riviste?

Io lo faccio sia a Roma che a Londra, dove le riviste vengono vendute anche all’interno dei supermercati. Quando finisco di fare la spesa, mi soffermo davanti ai ripiani che espongono i giornali: guardo le copertine, sfoglio qualche pagina, e compro riviste di viaggio e di arredamento. Niente che non trovi anche a Roma. 

Pochi giorni fa, però, mi è caduto l’occhio su una rivista diversa. La ho notata perché era in prima fila e, soprattutto, perché da una copertina giallo senape mi sorrideva un uomo con una maglietta verde acido e al di sopra della sua testa pelata appariva a grandi lettere il titolo del giornale: MENOPAUSE matters, la menopausa è importante.

Sarò all’antica ma se metti un uomo sulla copertina di un giornale dedicato alla menopausa, mi confondi. Per capire meglio, ho comprato la rivista. Ed ho scoperto un sacco di cose.

Nella mia ingenuità di italiana, ero convinta che la menopausa fosse una normale fase di transizione nella vita di ogni donna ma Menopause matters descrive un’altra realtà.

La storia che più mi ha colpito è quella di Sophie. 

Con la menopausa le è successo di tutto: prima vampate di tale portata che quasi annegava nel suo stesso sudore, poi la cura ormonale che la ha ridotta ad un’ameba incapace di muoversi. Ha sospeso l’assunzione e le è venuta la pancia, un’intolleranza al glutine ed una tremenda stitichezza. Per non parlare del ritorno delle vampate, a causa delle quali per poco non si liquefaceva. Ha ripreso gli estrogeni ed è diventata mezza cieca. Alla fine è riuscita a trovare l’ormone giusto ed è miracolosamente sopravvissuta a 14 anni di traversie. Quattordici! Viene voglia di chiedere all’Altissimo: Dio, ma non avevi parlato di partorire con il sudore della fronte? Abbiamo capito male? Perché il parto sembra roba da niente rispetto alle sofferenze conseguenti al superamento dell’età fertile!

Le opinioniste del giornale, però, rassicurano: l’importante è restare unite (noi donne, intendono) e parlare dei nostri problemi. E poi coinvolgere i partners perché possano aiutarci in questo cambiamento. C’è un lungo articolo che spiega come rendere partecipi gli uomini di questa fase della vita e come farsi aiutare dai coniugi: è facile, bisogna chiedere loro di essere ascoltate. Ma davvero? Come non lo avessimo fatto praticamente ogni giorno nei precedenti decenni!

Se, però, non volete passare attraverso questo percorso estenuante e volete risolvere o addirittura evitare questi drammi da menopausa, sulla rivista sono pubblicizzati alcuni rimedi. Due sembrano eccezionali.

Il primo è il laser. Bastano cinque minuti, dice il sito online di Monalisa Touch, e te la rifanno nuova… no, non la faccia ma l’idea è quella: un peeling al laser, una lieve abrasione dei tessuti interni (decisamente interni, capiamoci), garantita come indolore, che genera un processo di rigenerazione e ti torna nuova.. non la faccia, intendo.

Se, però, cercate qualcosa di meno invasivo e, nello stesso tempo efficace a tal punto da far scomparire qualsiasi disturbo, allora non occorre il laser, il rimedio è un altro.

Dite addio alle vampate, alla mancanza di libido, all’ansia, alla caduta dei capelli, alla perdita del tono muscolare e a qualsiasi altro sintomo della menopausa grazie a Lady Care ed alla sua pietra magica. Anzi, al suo magnete: perché Lady Care altro non è che una calamita (ovviamente non una calamita qualsiasi ma una speciale) che si attacca facilmente alle vostre mutande, in linea con l’ombelico, e da lì riequilibra il vostro organismo scombussolato dai cambiamenti ormonali. E i disturbi scompaiono. Non è meraviglioso? Pensa la povera Sophie di cui sopra: 14 anni di sofferenze e bastava si attaccasse una calamita alle mutande per star bene. 

Probabilmente Sophie-la-sopravvissuta non andava spesso a fare la spesa al supermercato: una sosta in più da Tesco o Waitrose e avrebbe evitato sofferenze indicibili. 

Io, comunque, al supermercato ci vado e continuerò a fermarmi davanti alle riviste: se avete problemi di qualsiasi genere, scrivetemi, sono certa che c’è un giornale con preziosi consigli e eccellenti soluzioni per ogni tipo di problema. E intanto, buona calamita a tutte! 

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